Rabbia dei cittadini e assenza della politica. Sono questi i dati che si registrano nella mattinata di protesta contro il depotenziamento dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane.
Prime risposte per il futuro dell'ospedale "Sant'Ottone Frangipane" di Ariano Irpino. Scaturiranno dall'incontro istituzionale "ad hoc" fissato per giovedì 15 novembre alle ore 18h30 a Palazzo Santa Lucia, a Napoli.
Ariano Irpino e gli arianesi in difesa dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane.A scendere in campo per questa nuova battaglia di legalità, è ancora una volta “Ariano in Movimento”, che fa capo a Giovanni Maraia, con un esposto denuncia alla Procura della Repubblica.
Lorenzo Grasso, noto medico del Tricolle nonché presidente del Tribunale dei diritti del Malato per dodici anni, ha presentato le sue dimissioni dalla guida dell’organismo di volontariato e ha ricostruito le tappe che hanno portato all’attuale situazione precaria dell’ospedale di Ariano: “Il depotenziamento dell’ospedale non è storia di oggi ma viene da lontano".
Doppia seduta del consiglio comunale. Nella sessione mattutina, il consiglio ha provveduto alla surroga del consigliere Giovannantonio Puopolo convalidando come nuovo eletto l’avvocato Gaetano Grasso. La seduta pomeridiana è stata incentrata sulla questione sanità: sistema di emergenza urgenza sul territorio e depotenziamento dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane.
Come nel 2004 quando grazie ad uno scatto di orgoglio della città si arrivò alla chiusura della discarica di Difesa Grande. APPELLO A FLORIO: “DIFENDEREMO A DENTI STRETTI IL SACROSANTO DIRITTO ALLA SALUTE. NON CANCELLATE LA NOSTRA STORIA.” “Siamo pronti a dar vita ad una lotta ancora più forte e dura del 2004.” Ariano affila le armi in difesa dell’ospedale. Si mobilitato associazioni e cittadini al fine di salvaguardare la struttura sanitaria arianese
L’ospedale del Tricolle perde pezzi e lo fa nel silenzio assoluto delle autorità competenti e delle istituzioni preposte ad organizzazione e controllo in materia sanitaria. Al “Sant’Ottone Frangipane”, in pratica, le grandi eccellenze non vengono valorizzate e il timore degli arianesi è che la struttura possa essere giorno dopo giorno depotenziata, nel disinteresse più totale della politica.