a.C.
LXX secolo
ca. 7000
IX secolo
ca. 900
IV secolo
IV secolo
d.C.
VI secolo
VI secolo
IX secolo
848
A questa data risale il primo terremoto di cui si abbia traccia scritta.
X secolo
989
Violento terremoto.
XII secolo
1125
Un forte terremoto distrugge Benevento e molte città nel circondario tra le quali anche Ariano.
1139
1140
XIII secolo
prima metà del XIII secolo
1255
Ariano viene distrutta dai saraceni di Manfredi di Svevia grazie a dei finti disertori lucerini.
1266
Ariano viene ricostruita da Carlo I D'Angiò che inoltre, riconoscente della lealtà dimostrata dagli arianesi, dona loro due Sante Spine della corona che cinse il capo di Gesù.
1269
Il re Carlo I D'Angiò concede la Contea di Ariano e le terre di Montefusco, Padula, Laurino e Pungoli al francese Enrico de Vaudemont (di Valdimonte).
1294
XIV secolo
1323
Muore Sant'Elziario Desabramo. Gli succede il fratello Guglielmo.
1349
Per forti scosse di terremoto vengono danneggiati molti edifici della città, tra cui il Convento e Chiesa di S. Francesco, riedificati poi nel 1465 dal Conte di Ariano Arrigo (o Inigo) De Guevara.
1353
1357
1371
XV secolo
1413
1417
1440
La Contea di Ariano viene lasciata da Alfonso d'Aragona nelle mani del Gran Siniscalco, lo spagnolo Inico (o Inigo, o Arrigo, o Errico) de Guevara.
1456
1462
1485
1489
1493
1495
1497
Alberico Carafa riceve dal re Ferrante II il titolo di Duca di Ariano.
XVI secolo
1505
Muore Alberico Carafa. Gli succede il figlio Gian Francesco.
1511
1517
Si verifica un altro disastroso terremoto.
1528
Si verifica un’altra epidemia di peste dalle conseguenze disastrose e che durano molti anni.
1532
1541
1561
1577
1585
I tutori del giovane Fabio Gesualdo vendono la città al Principe di Venosa Fabrizio Gesualdo per 75.150 ducati.
Ariano si riscatta dal regime feudale e diviene Città Regia.
XVII secolo
1626
Inizia una serie di scorre telluriche che dura quasi tre mesi. Per questo terremoto Fabio Barberio compone due opere, vantandosi di conoscerne la causa associando le scosse alle eruzioni del Vesuvio.
1648
La città viene saccheggiata dai ribelli di Masaniello che la accusano di essere fedele al Viceré di Napoli.
1659
1688
Altro violento terremoto, con epicentro a Cerreto Sannita, danneggia gravemente la Cattedrale di Ariano.
1694
Una violenta scossa tellurica sconvolge una vasta area comprendente Irpinia e Basilicata, provocando 4820 morti.
XVIII secolo
1702
Altro violento terremoto colpisce il Sannio e l'Irpinia. Gli abitanti delle terre di Apice, Mirabella e Ariano vengono esentati per tre anni dalla corresponsione della metà dei pagamenti fiscali.
1732
Avviene il terremoto più terribile in questo periodo. Le scosse si ripetono sino all’inizio dell’anno successivo. Ariano Irpino è in gran parte rasa al suolo. Tutte le sue 48 chiese crollano o vengono dichiarate inagibili.
XIX secolo
1805
Altro violento terremoto provoca, nell'area compresa tra Molise, Sannio e Irpinia, ben 5573 morti.
1853
Si verifica un nuovo violento terremoto con epicentro a Caposele.
1857
Altro violento terremoto; danni e lutti ad Ariano e altre città dell'Irpinia, della Basilicata e del Salernitano. Si contano dagli 11.000 ai 19.000 morti.
1860
Si scatena un moto reazionario, guidato da Meo Scarnecchia, contro l'avanzata dei Garibaldini.
Viene proclamato in piazza il plebiscito che la unisce al resto d'Italia.
1868
1893
XX secolo
1905
Inizia una serie di scosse telluriche che si ripresentano quasi ogni anno per 25 anni.
1930
Ariano passa al territorio della Campania e diviene Ariano Irpino.
Il più violento della serie iniziata nel 1905, che rade al suolo Villanova ed Aquilonia e danneggia seriamente Ariano provocando nella provincia di Avellino più di 1000 morti.
1962
Un altro terremoto, con epicentro tra Ariano e Melito, produce danni a Grottaminarda e Bonito e la distruzione di Melito, ricostruita interamente in altra località.
1980
L'ultimo grande terremoto provoca oltre tremila vittime in Irpinia e Basilicata ma questa volta risparmia Ariano provocando soltanto danni a strutture fatiscenti, non a norme antisismiche, e ad alcuni monumenti (Chiesa di San Francesco e il Campanile della Cattedrale).