Dal 18 al 24 maggio Ariano Irpino ospiterà l’argentino Francisco Bosoletti per il progetto "Willoke Rebirth" che coinvolgerà angoli di paese abbandonati. I Tranesi, lo storico quartiere del Tricolle dove si trovano ancora le antiche fornaci per la ceramica, saranno il palcoscenico del suo intervento. E sabato 23 live performance al locale "Sanacore" con aperitivo argentino ("picada") e dj set.
Il 2015 è caratterizzato dal concetto di Rinascita. Willoke è fortemente legato alla sua terra con uno sguardo sempre proiettato verso il mondo. L’Irpinia sta vivendo una vera e propria rinascita, grazie alla gente che vive e lavora qui, che vuole salvaguardare e migliorare questa terra che li ospita. Il progetto Willoke nasce per rivalutare, attraverso l’arte urbana, quei posti già meravigliosi ma spesso dimenticati. Willoke richiama l’attenzione sugli angoli di un centro storico a volte abbandonati, sulle periferie di un paese a volte dimenticate.
Attraverso la street art e non solo vuole generare attenzione e partecipazione, gli interventi da noi proposti, non sono mai invasivi ma cercano di tenere conto del luogo in cui vengono effettuati ed anche del contesto storico e sociale. Cerchiamo, nel nostro piccolo, di veicolare un messaggio di rispetto per la cosa pubblica, cercando di arginare il fenomeno del mero vandalismo, coinvolgendo le nuove generazioni nei nostri progetti socio culturali. Quest’anno gli appuntamenti con Willoke saranno diluiti nel tempo, da Maggio a Settembre ospiteremo street artists internazionali che ci doneranno un segno del loro passaggio.
Niente sarebbe stato possibile senza il sostegno della amministrazione di Ariano, del sindaco Domenico Gambacorta che in prima persona si è impegnato affinché riuscissimo a mettere un altro piccolo tassello per realizzare questo sogno: l’Irpinia come un museo a cielo aperto. Francisco Bosoletti (Argentina) sarà il primo ospite, espressionista e giocoliere, ha intrapreso un percorso di ricerca artistica piuttosto singolare, coniugando un certo stile classicista con una vena provocatoria di protesta contro lo strapotere dell’economia e del concetto di “speculazione economica” che sembra ormai al centro dei pensieri dei suoi connazionali argentini, e non solo. Simbolo scelto, il tulipano, protagonista di una delle più singolari operazioni speculative nella compravendita di oggetti tra i diversi continenti.
Fiore poetico ed elegante, gioca con le figure umane come totem e segnale, freccia o monito perché si conservi all’interno della metafora pittorica un discorso di coerente umanità. Con pennellate vigorose e una tavolozza dalle tinte terrestri, Bosoletti lavora su un doppio binario creativo: da un lato esplora l’orizzonte del movimento umano femminile, fatto di una gestualità iconica e rituale come un rito sciamanico scatenato e diretto dall’immancabile elemento del tulipano, che lotta e interagisce con le linee energetiche della composizione; dall’altro si muove alla scoperta degli ambienti e degli scenari che si nascondono dietro la vita di una superficie murale, riprendendoli e riportandoli alla luce. Poetico ed eclettico nelle composizioni.