Mossi dalla curiosità di conoscere personalmente il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Catia Capasso, per questo numero di XD Magazine abbiamo scelto di visitare l’Istituto d’Istruzione Superiore di Grottaminarda.
La Prof. è molto nota tra i genitori degli allievi per la precisione e la puntualità. Per ogni “infrazione” da parte dei ragazzi, segnalata alla Prof., sono chiamati a scendere in campo mamma e papà.
Una regola fissa dell’Istituto che comprende tre Scuole: Istituto Tecnico Industriale, Liceo Artistico e Istituto Tecnico Commerciale.
L’impostazione della Dirigente ha creato un certo riverbero. C’è “chi entra e chi esce”. A dire che, poiché tutto pende verso l’istruzione e non il vagabondaggio, alcuni evitano l’area, dirottando la propria scelta su Scuole più “tranquille”. Altri invece qui ci vengono proprio perché, a quanto si dice, le cose iniziano a funzionare. La prof. tuttofare, donna molto pratica e di grande vitalità evita di porsi sul piedistallo. Ci apre le porte dei tre Istituti che dirige e l’unica frase che ci concede è “la forza di questo plesso scolastico sono i Professori”. Non ama porsi al centro. Non ne ha bisogno. Perché si capisce che tutto parte e dipende dal vertice.
Si distingue in due indirizzi: Elettronica ed Elettrotecnica; Informatica e Telecomunicazioni (articolazione informatica). Di recente inaugurata sede distaccata a Castel Baronia con articolazione Automazione. Visitiamo i laboratori nella sede centrale. Congegni elettronici qua e là, apparecchiature eingegneristiche, sistemi incomprensibili ai non addetti ai lavori. Per rendere “traducibile” il tutto poniamo una domanda semplice al Prof. Giacobbe Antonio che ci fa da guida. “Di che si tratta e a cosa serve”. E lì capiamo che dietro la funzionalità di un elettrodomestico, di un sistema di regolazione del traffico viario con semafori, ci sono persone che minuziosamente progettano e realizzano la base, il fulcro dell’apparecchio. Dietro un robot – aspirapolvere (ad esempio) ci sono delle menti che ne ideano e realizzano i vari movimenti e funzionalità. Tecnici di programmazione. E se hanno volontà e studiano bene, possono proseguire gli studi accedendo a facoltà diverse come quella d’Ingegneria o comunque possono trovare lavoro come programmatori. Molta attenzione è data alle esperienze di interscambio culturale e linguistico con altri Paesi europei. Destinatati dei soggiorni “fuori” i più meritevoli e motivati.
Molto attiva per questi progetti la Prof. Vitale Luigina che ci dice: «usufruiamo di fondi europei e tra le maggiori finalità perseguiamo quella di favorire la mobilità transnazionale degli studenti. Per ogni attività i ragazzi devono far uso della lingua inglese. Dal prossimo gennaio partiamo con un nuovo programma che si chiamerà Erasmus Plus e la sfida di questo anno accademico è la discussione di una materia d’esame in lingua». L’Istituto si serve anche di un centro di “Educazione” – orientamento, sostegno e cooperazione. Due psicologi della provincia curano il tutto. L’obiettivo è accompagnare gli alunni nei passi della loro crescita personale e cogliere in eventuali gesti di trasgressione o violenza problemi particolari presenti a monte, ad esempio in famiglia. Puntare a farli aprire, discutere, chiedere aiuto. «E’ importante creare una cultura della psicologia, mettersi in gioco, permettere ai ragazzi di “esternarsi”, parlare cercare il dialogo e avere fiducia nell’altro», ci spiega uno dei due professionisti coinvolti nel progetto.
Qui ti confronti con la creatività e l’attitudine. Vedi delle opere, delle attrezzature e pensi ai nomi che hanno reso il nostro Pese unico al mondo. Leonardo Da Vinci, Michelangelo. Pittura e scultura in tempi remoti in cui nulla o quasi era da supporto al talento straordinario di artisti in grado di realizzare opere sbalorditive. L’evoluzione dell’arte oggi è sintetizzata (nel Liceo artistico) in tre indirizzi: design, grafica e arti figurative.
Visitiamo il laboratorio di ceramica intriso di vasi, statue, piatti, “modelli” vari. Espressione di nuovi talenti e passioni. In ogni realizzazione ci viene la curiosità di cogliere la personalità dell’autore. Perché l’arte, come la scrittura è sempre una protesi di se stessi, un prolungamento del proprio essere. Riconosci il risultato di chi ha lavorato con amore e quello di chi lo ha fatto per dovere. Perché tutto nell’arte è comunicazione: di uno stato d’animo, di un aspetto di sé magari recondito, di un sogno, di una visione dell’altro e del mondo. Plasmare e coltivare questi talenti con la frequentazione del Liceo artistico, che oggi sposa pienamente, anzi percorre le nuove tecnologie e tendenze del mercato della comunicazione, è esperienza formativa che suscita grande rispetto e ammirazione. Ci aiuta nel percorso-guida tra le meraviglie dei giovani dell’arte l’insegnante di fotografia Mario Alvino.
Terza tappa del nostro tuor tra le aule dell’Istituto d’Istruzione Superiore grottese. Qui ti rendi conto che l’Italia ha risorse intellettuali eccellenti. Entriamo al piano terra, in una sala che dalle sembianze esterne pare un garage. All’interno ci trovi la ricerca appassionata, la scienza, il desiderio di conoscere e approfondire, spiegarsi il “perché” e il “come” di determinati fenomeni. Siamo nel laboratorio di Scienze, tra provette e microscopi. Attrezzature di tutto rispetto acquistate con fondi europei. E capisci anche che, ad essere scaltri, l’Europa è un’opportunità di crescita enorme. Con il Prof. Giuseppe Martiniello parliamo di analisi delle acque del fiume Calore, dell’aria, del virsus dell’Ebola. Perché in Italia, a pochi passi da casa nostra, in un garage ci sono ragazzi adolescenti che, accompagnati adeguatamente, sanno scoprire il mondo intorno a sé. Un meraviglia che ci cattura e ci appassiona. Conosciamo due alunni vincitori di Olimpiadi della Chimica.
Adolescenti con lo sguardo pulito. Quelli che ancora ci fanno sperare ed essere orgogliosi della nostra gioventù. Look in linea con le mode del momento. Intelligenti e onesti. Segno che si può unire divertimento, socialità, moda ed educazione. Insomma bravo a scuola non significa più (necessariamente) essere bigotti e perbenisti. La Prof. Anna Palatucci, ci parla dell’indirizzo Turismo e si sofferma sulle iniziative che coinvolgono i ragazzi all’estero; le certificazioni linguistiche e informatiche che rilascia l’Istituto, «gli accordi numerosi con le aziende locali in modo da poter permettere ai giovani di conoscere e imbattersi da subito con il mondo del lavoro». Anche qui fondi europei. Individuati e utilizzati. Quello che dovrebbe essere la normalità in tutti i settori e che invece ci appare come un’eccezione meritevole di lode. Perché fuori da qui, molti fondi concessi ad Enti ed Istituzioni hanno fatto dietro front e sono ritornati a Bruxelles.
Articolo pubblicato sul numero Dicembre/Gennaio 2015 del periodico XD Magazine.