Nella giornata di ieri la Camera ha approvato l’ordine del giorno a mia firma alla Legge di delegazione europea 2019 – 2020, riguardante la “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea”.
Il disegno di legge in questione, dunque, detta i principi e criteri di delega per l’attuazione della direttiva UE 2018/2001 (cosiddetta RED II) sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Esso prevede una disciplina per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili, nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell'aria e dei corpi idrici, nonché nel rispetto delle specifiche competenze dei Ministeri coinvolti, tra cui il nuovo Ministero della Transizione Ecologica.
Tuttavia, attualmente manca una disciplina che consenta di intervenire in maniera organica sulla regolamentazione dell’insediamento dei parchi eolici, nonostante gli sforzi di armonizzazione attuati attraverso il D.M. del 2010 e le misure di semplificazione e razionalizzazione del Decreto Legislativo 28 del 3 marzo 2011. Infatti, spesso, i procedimenti Autorizzazione Unica (AU) e Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) non riescono a garantire una tutela effettiva dei beni paesaggistici e ambientali; inoltre, in molti casi, i Comuni che ospitano parchi eolici non riescono a beneficiarne sul piano energetico ed economico, né riescono ad evitare infiltrazioni malavitose.
Proprio nei giorni scorsi, in Irpinia, nel comune di Aquilonia, vicende giudiziarie hanno interessato vari soggetti ritenuti responsabili di molteplici reati: stando a quanto emerso dalle indagini, per mezzo di false attestazioni di progettisti sarebbe stato autorizzato e costruito un parco eolico sulla base di un titolo autorizzativo “P.A.S.” (Procedura Autorizzativa Semplificata) al posto dell’Autorizzazione Unica Regionale. Ciò dimostra quanto sia importante non abbassare la guardia dei controlli e monitoraggi, agendo allo stesso tempo sul piano normativo per rendere lo sfruttamento dell’energia eolica più trasparente, rispettoso dei luoghi, ed al servizio delle comunità locali.
Attraverso il mio ordine del giorno la Camera ha impegnato il Governo ad adottare provvedimenti finalizzati a regolamentare in maniera sistematica ed organica il settore dell’energia eolica, con particolare attenzione alla tutela paesaggistica ed ambientale dei territori sui quali è previsto l’insediamento dei parchi eolici, nonché avviando iniziative dirette a forme di sfruttamento dell’energia e di gestione degli impianti sotto controllo pubblico.