Trevico, il paese più alto dell’Irpinia, ha ospitato dal 6 all’11 agosto un interessante Laboratorio teatrale, evento-novità del programma dell’Associazione Irpiniamia che da anni si impegna con manifestazioni ed iniziative diverse per la promozione e per la valorizzazione del territorio irpino. Le lezioni del Laboratorio, della durata di 7 ore al giorno, sono state tenute da Gerardo Mele, attore e danzatore originario di Trevico e residente a Torino, il quale, nella suggestiva atmosfera di pace di un paese di montagna, ha proposto un progetto di apprendimento emotivo attraverso la ricerca del “clown interiore”  che alberga in ognuno di noi, attraverso la ricerca dell’ingenuità, della spontaneità che bisogna ritrovare rimuovendo gli schemi educativi che la vita impone e sovrappone. Un clown dunque lontano dalla comicità chiassosa del personaggio al quale siamo stati abituati  dall’infanzia, un clown che conserva intatta la sua semplicità interiore,  presentandosi come una figura che può suscitare l’ilarità ma che fa essenzialmente riflettere e  sorridere, in una parola un “clown sensibile”.

Formatosi a Parigi alla scuola di Pierre Byland di cui è assistente e coautore, Gerardo Mele, ha lavorato con grande impegno e professionalità per realizzare il suo progetto artistico-didattico nel suo paese di origine.

L’iniziativa ha riscosso un grande successo, come dimostra il numero ed il profilo dei partecipanti, quindici performers teatrali professionisti  e non, giovani e meno giovani, provenienti da ogni parte d’Italia: Torino, Parma, Savona, Napoli, Ivrea, Foggia sono solo alcune delle città dalle quali si sono  mossi questi appassionati, che, alla conclusione delle lezioni, il giorno 11 agosto, hanno presentato al paese il risultato  del loro lavoro attraverso una rappresentazione che il pubblico ha apprezzato molto.

Il consenso che ha riscosso questa prima esperienza teatrale a Trevico ha gratificato anche l’Associazione  Irpiniamia che l’ha promossa e che da anni lavora per dare visibilità  all’Irpinia, una terra ricca di storia,  di cultura, di talenti, ma purtroppo sconosciuta a molti e spesso  dimenticata.

La provenienza dei partecipanti al Laboratorio dà la misura della risonanza che ha avuto questo evento al di là dei confini locali, un evento che merita di essere riproposto e  di diventare – ce lo auguriamo tutti - un appuntamento estivo annuale da  vivere al fresco di un antico borgo dell’Irpinia a Trevico.

Maria Raffaella Calabrese De Feo

Presidente Associazione Irpiniamia



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