Mercoledì scorso i sindaci dei comuni di Mirabella Eclano, Bonito, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Grottaminarda, Luogosano, Paternopoli, Sturno, Taurasi e S. Angelo all’Esca si sono incontrati con i rappresentanti della Casa di Cura Villa Maria di Mirabella Eclano.
L’incontro si è tenuto per discutere del deficit assistenziale per le patologie oncologiche nella nostra provincia e per sostenere la richiesta avanzata da tempo, precisamente dal 2007, dalla Casa di Cura, e mai autorizzata, per attivare il Servizio di Radioterapia per acceleratore lineare.
In via prioritaria va, infatti, considerato da una parte l’incremento delle patologie oncologiche, così come si evince dalle statistiche diffuse da tutti gli organi di informazione, dall’altra l’assoluta inadeguatezza quantitativa delle strutture sanitarie di riferimento sul territorio provinciale.
Il target dei pazienti affetti da tumore è costituito prevalentemente da popolazione anziana, non autonoma nel raggiungimento di strutture sanitarie oncologiche relativamente vicine afferenti alle AA.SS.LL. di Benevento e di Avellino con liste di attesa enormemente dilatate; figurarsi i disagi da affrontare per raggiungere altre strutture pubbliche o private distanti un centinaio di Km, quali quelle del territorio napoletano o delle Regioni limitrofe.
Va inoltre considerato, in assoluta antitesi rispetto agli indirizzi del Governo nazionale e della Regione Campania, finalizzati alla riduzione della mobilità passiva, che l’impossibilità di erogare tali prestazioni in loco porta ad una migrazione dei pazienti verso le strutture sanitarie principalmente di Basilicata, Puglia e Molise, assommando al già esposto notevole disagio sociale anche un incremento della spesa sanitaria regionale riferito alla maggiorazione prevista per compensare prestazioni sanitarie effettuate fuori Regione.
Il Ministero della Salute, infatti, nel documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattie del cancro per gli anni 2011/2013, raccomanda alle Regioni la presenza di almeno un centro di Radioterapia ogni centomila/centocinquantamila abitanti, mentre l'intera provincia di Avellino annovera un'unica apparecchiatura di radioterapia per acceleratore lineare situata nella Azienda Ospedaliera “Moscati”, per cui, in caso di manutenzione del macchinario medesimo, non possono che essere sospese le terapie “salvavita”.
Pertanto i sindaci, considerata l’entità e la gravità della problematica nonché l’impatto sul proprio territorio di riferimento hanno deciso di approvare nei prossimi giorni un provvedimento indirizzato alla Regione Campania e alla ASL di Avellino affinché si proceda ad autorizzare la richiesta effettuata dalla Casa di Cura Villa Maria ad erogare prestazioni di Oncologia e a realizzare il Servizio di Radioterapia per acceleratore lineare, in modo che l’Irpinia possa disporre di un ulteriore centro oncologico a tutela dei pazienti e a vantaggio delle loro famiglie.