Ha tentato il suicidio nel carcere di Ariano il 52enne accusato di aver ucciso nel gennaio scorso l'amante della moglie. L'uomo si è procurato diversi tagli al collo e ai polsi, determinando l’immediato intervento degli agenti di polizia penitenziaria.
Soccorso e trasportato tramite il 118 nell’ospedale Frangipane, l'uomo è stato poi sottoposto ad un TSO e trasferito in serata presso il reparto psichiatrico della ospedale di Solofra. Ed è attualmente osservato “a vista” dagli stessi agenti della Polizia Penitenziaria Arianese.
Un ennesimo evento critico accaduto in un carcere italiano è sintomatico di quali e quanti disagi caratterizzano la quotidianità penitenziaria. Per fortuna delle Istituzioni, gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per la cronica carenza di Personale e, presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, di un Nucleo Traduzioni e Piantonamenti.