Tutor in A16, in sei mesi elevate 40mila multe

di , Sabato, 01 Ottobre 2016

Monteforte irpino-Baiano, i dieci chilometri più temuti dall'utenza in transito sulla Napoli-Bari.

In sei mesi dall'installazione del Tutor, il sofisticato e implacabile sistema di rilevazione elettronica della velocità di crociera, sono già 40mila le multe elevate a quanti solcano quel tratto della A16, in entrambe le direzioni, e non rispettano il limite massimo fissato sugli 80 km/h. 

Il margine di tolleranza è assai risicato. Lo sanno bene quegli automobilisti che anche a un'andatura pari a 90 km/h si sono visti recapitare multe salate. Allo stillicidio di sanzioni coincide quello dei ricorsi presentati all'ufficio preposto della Prefettura di Avellino e presso la cancelleria del Giudice di pace del capoluogo irpino. Le telecamere che inchiodano quanti non sono ligi al rispetto dei limiti segnalati sono diventate uno spauracchio per l'utenza autostradale, specie quella pendolare che non ha percorsi alternativi alla Napoli-Bari.

La vicenda dell'eccesso di multe a oggi comminate in un tratto sì insidioso della A16 rischia di trasformarsi in un caso giurisprudenziale senza precedenti. Già qualche noto amministrativista lo sta seguendo con estrema attenzione, ma pure il prefetto Carlo Sessa investito dalla mole di ricorsi ed esposti arrivati sulla sua scrivania sta vagliando l'ipotesi di convocare un vertice ad hoc con i responsabili alla viabilità della Napoli-Bari e il compartimento regionale della Polstrada per trovare una soluzione compatibile e rispettosa comunque della decisione di scoraggiare così quanti in barba alle norme del codice della strada scambiano l'autostrada per un circuito di formula uno specie a ridosso di un tracciato tristemente noto per l'elevato numero di sinistri mortali registrati.

L'obiettivo delle autorità resta quello di alzare almeno il margine di tolleranza dell'infallibile occhio elettronico che sta sanzionando indiscriminatamente pure chi è convinto di farla franca mantenendo un'andatura di crociera intorno ai 90 km/h. Ed è proprio la ristrettezza del margine di tolleranza l'appiglio più contestato dai guidatori sanzionati anche a ripetizione in poche settimane. Questione di sensibilità elettronica ma soprattutto economica per quanti sono costretti quotidianamente ad attraversare quel tratto della A16 divenuto doppiamente maledetto. 



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