Con la proclamazione da parte dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura della sospensione delle udienze civili e penali a partire dal 5 luglio e fino al 16 luglio prossimo, per contestare il decreto del fare che ha reintrodotto nell’ordinamento italiano la mediazione obbligatoria e altre contestate materie in tema di giustizia, si può considerare conclusa l’attività dei tribunali di Ariano e Sant’Angelo. Fino al 4 luglio prossimo saranno regolari le udienze civili e penali; a partire dal 20 luglio si ferma obbligatoriamente tutta l’attività giudiziaria per oltre un mese. Si arriva quindi quasi inesorabilmente agli adempimenti burocratici del 13 settembre, data individuata dal legislatore per accorpare il tribunale di Ariano a quello di Benevento e il tribunale di Sant’Angelo a quello di Avellino. Tuttavia potrebbe esserci un colpo di scena. A partire dal 2 luglio, la corte costituzionale è chiamata ad esaminare i ricorsi di illegittimità del decreto sulla riforma della geografia giudiziaria in Italia.