Terremoto, Camera: l’aula respinge l’abolizione del Commissario per la ricostruzione dell’Irpinia

di , Venerdì, 24 Marzo 2017

Il M5S aveva tentato di sopprimerlo, con un emendamento presentato dal deputato Carlo Sibilia ma governo e maggioranza si sono opposti e l’emendamento è stato respinto con 29 voti di differenza.

“A causa del Pd e della maggioranza, i cittadini italiani continuano a spendere 100mila euro l’anno per la gestione della struttura commissariale per l’emergenza terremoto in Irpinia. Sono trascorsi ben 37 anni dal sisma e parliamo ancora di emergenza: tutto questo è assurdo”. A dirlo è Carlo Sibilia, portavoce del Movimento Cinque Stelle, che ieri mattina in Parlamento ha presentato un emendamento, nell’ambito della seduta relativa all’esame delle misure in favore delle popolazioni colpite dal terremoto, per l’abolizione del Commissario per la ricostruzione del sisma che devastò l’Irpinia nel 1980, prorogato di un altro anno con il decreto Milleproroghe.

“L’emendamento del sottoscritto – ha spiegato Sibilia – non è passato per soli 27 voti: la maggior parte dei partiti era d’accordo, Pd e maggioranza hanno fatto invece quadrato e l’emendamento non è andato in porto. Trovo incomprensibile, ad esempio, l’atteggiamento del collega irpino Famiglietti, il quale tra l’altro non mi è sembrato nemmeno troppo informato sulla questione”.

La proposta di Sibilia era di affidare le competenze del Commissario, “competenze palesemente non straordinarie dopo 37 anni”, alla Prefettura o ad un’altra struttura ordinaria. “Non riesco a capire quale messaggio vogliamo dare ai terremotati del Centro Italia: vogliamo far capire loro che le emergenze, in questo Paese, possono durare anche 37 anni?”. 



Articoli Correlati