Tango Golf - Shooting Fish Operation. Blitz della Guardia Costiera nelle pescherie

di , Martedì, 10 Novembre 2015

Alle prime luci dell’alba militari del Nucleo di Polizia Marittima e Difesa Costiera, nell’ambito delle attività di controllo sul territorio di giurisdizione si sono recati nel territorio avellinese dove hanno proceduto ad accertamenti e complesse attività di polizia giudiziaria.

Coordinati dal Comandante CF (CP) Guglielmo Cassone, i militari del Nucleo di Polizia Marittima – Difesa Costiera, si portavano nel territorio del Comune di Ariano Irpino, fin dove si estende la giurisdizione del Comando dove procedevano a controllare attività commerciali dedite alla commercializzazione all’ingrosso in import ed export di prodotti ittico alimentari.

Nel corso degli ultimi due mesi i militari avevano eseguito controlli ed accertamenti nell’ambito della filiera della pesca, della repressione della pesca di frodo del dattero di mare, di prodotti ittici sottomisura, del quale lo stock ittico risulta essere in un piano pluriennale di ripopolamento della specie, in particolare il “Tonno Rosso ed il Pesce Spada”, indirizzando l’attezione a pescherie e punti vendita nei comuni dell’Hinterland Vesuviano e Costiero della Penisola Sorrentina.

Con l’operazione “Tango Golf - Shooting Fish Operation”, che ha visto impegnati 30 uomini, il Nucleo di Polizia Marittima – Difesa Costiera ha focalizzato l’attenzione su tre società dedite all’import/export e commercializzazione di prodotti ittico alimentari, società – piattaforme organizzate per la distribuzione e commercializzazione alle pescherie e punti vendita al dettaglio, elevando così nella filiera della commercializzazione il livello di attenzione, focalizzato questa volta proprio sulle grosse piattaforme dedite alla commercializzazione.

I militari hanno proceduto agli accertamenti che hanno visto intervenire anche i team ispettivi dell’ASL con il Servizio di Polizia Veterinaria e Servizio Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, team ispettivi che hanno condotto l’attività  di verifica sotto il profilo igienico sanitario delle derrate alimentari, della sicurezza dei luoghi di lavoro e della regolarità dei lavoratori – dipendenti.

Sono state controllate la Soc. L.P.A. Group che agli esiti degli accertamenti non rilevava violazioni di alcun genere, società che negli anni passati era stata già oggetto di controlli da parte del Nucleo di Polizia Marittima, la quale proprio a seguito delle pregresse attività di polizia giudiziaria poneva in essere azioni correttive all’interno della tracciabilità e commercializzazione del prodotto ittico – alimentare.

I militari ed i team ispettivi indirizzavano i propri controlli recandosi presso le Società Food Service e R.S.I. Catering anche queste nel territorio del Comune di Ariano Irpino oltre che controllare una ventina di veicoli e furgoni adibiti al trasporto di prodotti ittici.

Presso dette società, operanti nello stesso stabile, la polizia giudiziaria accertava violazioni nella commercializzazione dei prodotti ittici detenuti nelle celle frigo in cattivo stato di conservazione, ove presentavano evidenti segni di brinamento, oltre che prodotti ittici – alimentari scaduti e non edibili, oltre che all’esito della verifica documentale quintali di prodotti ittici ed alimentari di vario genere, risultavano con deficienze inerenti la tracciabilità del prodotto edibile, ove i militari accertavano altresì pesce fresco detenuto e stoccato senza alcuna documentazione d’acquisto, ipotesi delittuosa che renderà necessario accertamenti più approfonditi di natura fiscale e tributaria che vedranno il coinvolgimento degli uffici dell’Agenzia dell’Entrate e della Guardia di Finanza, accertamenti che verranno estesi anche in ordine agli assetti societari delle compagini attenzionate, che all’atto della verifica risultavano riconducibili a soggetti che le gestivano di fatto seppure intestate ad altri.

All’atto della verifica ispettiva presso le società, erano intenti all’acquisto diversi soggetti commerciali che venivano a loro volta controllati e sanzionati in quanto non i regola circa le autorizzazioni in materia di HACCP, ove per diversi veicoli veniva accertato che gli stessi non erano a norma per il trasporto dei prodotti ittico – alimentari, nonché condotti da persone non in regola con i contratti di lavoro, fatti che portavano alle sanzioni da parte dell’ASL Dipartimento Sicurezza sui Luoghi di Lavoro.

I tecnici dell’ASL - Dipartimento U.O.V., accertavano gravi violazioni in materia sanitaria dalla mancata redazione ed attuazione del Piano HACCP, oltre che a deficienze strutturali come il cattivo funzionamento delle celle frigo che presentavano sulle pareti ingenti quantità di ghiaccio e brinamento, condizioni strutturali che inevitabilmente si riflettevano sulla filiera del prodotto ittico - alimentare compromettendo la genuinità e lo stato di conservazione, ciò pregiudicando anche la cd. catena del freddo.

Nelle celle frigo, venivano rinvenuti altresì quantità di prodotti ittico – alimentari che risultavano porzionati e così confezionati artigianalmente senza alcuna etichettatura, oltre che imballaggi aperti contente prodotto ittico all’origine confezionato e poi spacchettato, lavorazioni per la quale la struttura non era autorizzata sotto il profilo sanitario, ne tanto meno dotata di apposito laboratorio.

Delle operazioni e degli accertamenti veniva notiziato il PM di Turno della Procura della Repubblica di Benevento, operazioni che terminavano in tarda nottata e che portavano al sequestro penale ed amministrativo in totale di circa 10 tonnellate di prodotto ittico – alimentare, destinato al macero tramite ditta autorizzata, nonché elevate sanzioni per circa 25 mila euro e deferiti a piede libero all’Autorità Giudiziaria gli amministratori delle società ed altri soggetti verso i quali sono ancora in corso accertamenti di polizia giudiziaria.  

La  “Tango Golf - Shooting Fish Operation”, segue all’operazione “Zero Gravity”, altra operazione di polizia giudiziaria complessa eseguita poco meno di dieci giorni ed è l’ennesima operazione condotta dai militari del  Nucleo di Polizia Marittima – Difesa Costiera, ove da circa due mesi il Comandante CF (CP) Guglielmo Cassone ha intrapreso la politica della “Tolleranza Zero” con il prosieguo ed intensificarsi dei controlli finalizzati alla repressione degli illeciti in materia di pesca ed ambiente.

Nel corso di questi due mesi sono state controllate dieci pescherie, tre piattaforme di import/export di prodotti ittici, un ristorante, nonché condotte operazioni di polizia marittima nelle acque di giurisdizione del Compartimento Marittimo Stabiese finalizzate alla repressione della pesca di frodo del dattero di mare, nonché di pesce sotto misura del quale lo stock ittico risulta essere in un piano pluriennale di ripopolamento della specie, in particolare il “Tonno Rosso ed il Pesce Spada”.

Il complesso delle attività ha portato ad elevare sanzioni amministrative per circa 120 mila euro, oltre che vedere deferiti a piede libero all’Autorità Giudiziaria 60 soggetti resisi responsabili di violazione ed illeciti in materia demaniale, ambientale/inquinamento, pesca, sicurezza della navigazione in mare ed in ambito portuale, sanitaria, sicurezza sui luoghi di lavoro e furto di energia elettrica

Sono stati eseguiti altresì sequestri penali ed amministrativi di prodotto ittico – alimentare per un totale di circa 12 Tonnellate, derrate alimentari non edibili per il consumo umano diretto e destinate al macero tramite ditte autorizzate, per un valore commerciale stimato di circa 200 mila euro.

Il Nucleo di Polizia Marittima e Difesa Costiera ha eseguito attività di vigilanza e controllo in mare che ha portato al sequestro di 511 attrezzi di pesca non consentiti, per un valore di circa 30 mila euro, oltre che si è proceduto al sequestro penale di 25 unità da diporto e da pesca per un valore stimato di circa 300 mila euro.



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