Si sono incatenati davanti al tribunale di Avellino esponendo croci bianche con nomi e foto dei loro familiari. Sono i parenti delle vittime dell'incidente avvenuto il 28 luglio 2013 lungo l'autostrada A16 Napoli-Canosa, quando un bus turistico precipitò dal viadotto Acqualonga di Monteforte Irpino.
Chiedono che si faccia giustizia e temono che i tempi lunghi per la definizione del processo, che dovrebbe cominciare (dopo una prima udienza interlocutoria a gennaio scorso), il 2 luglio prossimo, possa slittare ancora.