Buona la prima. Ma in questo caso non parliamo di prima partita o cose del genere. "Prima" sta per Prima Categoria, campionato nel quale ha in questa stagione esordito lo Sporting Ariano, nato nel 2006 dalle ceneri della vecchia Ariano Stazione, poi Ariano Nord Est. In pochi avrebbero scommesso anche pochi centesimi su questo collettivo, che pure è stato capace di togliersi belle soddisfazioni. Ma ripercorriamo le tappe brevemente e con ordine.
In tarda estate, dopo la promozione dalla Terza alla Seconda Categoria di qualche anno fa e dopo la semifinale play off di Seconda Categoria nella passata stagione, lo Sporting chiede e ottiene il ripescaggio in Prima Categoria, andando a rimpinguare il quadro delle compagini arianesi e ufitane in genere del girone D. La stagione parte male, difficoltà di ambientamento nella categoria, sconfitte varie e tutto lascia pensare a una stagione in salita. E invece la squadra di Alborelli riesce pian piano a dire la sua. Già nel girone di andata punti importanti come il pareggio in casa del Taurasi, che dà coraggio al club. Girone di andata chiuso in piena zona play out, ma senza vittorie in casa. E' ancora il Taurasi, stavolta battuto ad Ariano, a dare coraggio allo Sporting che da lì capisce di avere una marcia in più sulle dirette concorrenti. Una serie di risultati positivi con pochissime battute d'arresto, fino ad arrivare alle decisive vittorie su Frigento, Artemisium e Fontanarosa, che hanno sancito la salvezza aritmetica. Salvezza contro i pronostici, ma il campo ha detto anche che la salvezza è stata meritatissima.
Concetto ribadito ai nostri microfoni dal presidente Fabio Senape: "Sono soddisfatto. La rosa era corta, ma siamo riusciti a salvarci in anticipo compiendo un miracolo. Abbiamo inizialmente avuto problemi in attacco con molti infortunati, poi i recuperi di Saldutti e Pratola ci hanno dato una mano. Eravamo partiti senza ambizioni anche perché la nostra società investe le sue energie principalmente sul settore giovanile. La Prima Categoria è un divertimento tra amici, ma si è creato un bel gruppo e insieme abbiamo raggiunto l'obiettivo". E alla domanda sulla prossima stagione il presidente preferisce mantenere un profilo basso: "Punteremo certamente a fare meglio, ma senza stravolgere niente. Il gruppo speriamo sia lo stesso, non faremo grandi investimenti e cercheremo di prendere giocatori del territorio nostrano. Punteremo a fare meglio, ma senza puntare troppo in alto anche perché il budget non ce lo permette".
Uno sguardo anche al campionato che volge al termine, sia per la zona alta che per la zona bassa: "In coda credo che sarà un match chiave quello tra Miscano e Frigento, dove ci si gioca molto in chiave play out. In alto credo che Real Ariano e Accadia si sfideranno nello spareggio, dove vedo meglio la squadra arianese". Infine i ringraziamenti di rito: "Ringrazio il mister Alborelli per il lavoro svolto e perché è stato bravo a credere nel gruppo. Un ringraziamento non può mancare al nostro dirigente Vincenzo Carofaniello, che come al solito ci ha dato una grande mano, e ai nostri ragazzi". Con la speranza di una conferma nella prossima stagione si chiude tra gli applausi la stagione dello Sporting, che vuole regalarsi un'ultima soddisfazione. Vincere l'ultimo derby stagionale, quello di domenica contro la Manna.