La nota di Giovanno Maraia, Ariano in Movimento:
Esprimo la mia solidarietà agli 80 volontari di Ariano espulsi dalla CRI.
La ragione dell'espulsione , come si legge sulla stampa locale è di non aver svolto le ore di volontariato prescritte dalla CRI.
L'espulsione è un atto che non dovrebbe essere previsto nello statuto di un'associazione no profit, a fini umanitari e strutturata, prevalentemente, sul volontariato.
Può essere previsto l'allontanamento dall'associazione per gravi fatti , dimostrati, che ledono l'esistenza della stessa associazione.
Non certo per non essere stato presente e disponibile per le ore stabilite dalla CRI.
La espulsione di 80 volontari della CRI di Ariano e' una vera e propria epurazione politica, che discredita la stessa CRI e l'operato positivo svolto sul territorio di Ariano Irpino.
Chiedo un ripensamento e un annullamento dell'espulsione, al fine di ricreare un clima di solidarietà all'interno dell'associazione , utile per la collettività dell'arianese.
Questa mia solidarietà non è una intromissione nella vita interna di un'associazione privata, bensì è una posizione assunta nei riguardi di un'associazione che è ente pubblico posto sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e sottoposta alla vigilanza del Ministero della Salute, dei Ministeri dell'Economia e della Difesa.