Nuovi arrivi in Irpinia. L'affondo della Cgil sul sovraffollamento
Gli alberghi come centri d'accoglienza. La permanenza non ha una scadenza ma ha i contorni di una crescente insofferenza. Vagano da un anno come fantasmi intorno alle strutture che li ospitano, senza avere più sogni e voglia di reazione. Sono centinaia e centinaia i migranti, in prevalenza africani, e tutti giovanissimi, in attesa di invertire ancora una volta la rotta del destino. Ora che per legge non sono più clandestini vorrebbero capire e sapere cosa sono e cosa ne sarà di loro. Gli alberghi sono un limbo, e sono un porto dove attraccano le vite di quest'umanità non più alla deriva ma comunque allo sbando.
Il prefetto di Avellino, Carlo Sessa, replica con ghigno fermo a chi nelle ultime ore ha messo su una propaganda strumentale sulla attuale condizione dei migranti.
"Basta speculare e attaccare chi si sta adoperando seriamente per dare una dignitosa accoglienza agli ospiti stranieri- dichiara Sessa-. Sono attacchi ingiusti e ingiustificati, privi di fondamento rispetto al trattamento umano riservato ai profughi accolti in Irpinia. I tempi della burocrazia purtroppo non li stabiliamo noi. Ci sono ritardi notevoli da parte della Commissione Ministeriale ma questo non giustifica affatto le polemiche innescate di recente verso l'operato della Prefettura. Se la Commissione fosse più veloce di sicuro a oggi non avremmo ancora qui tante e tante presenze che sono appunto in attesa, e solo in transito".
L'Irpinia è terra di passaggio per approdare poi altrove. Pochi hanno intenzione di restare qui. Molti invece sono già proiettati a emigrare verso Nord o verso i Paesi scandinavi.
Pertanto è salito il numero di migranti presenti nelle strutture ricettive irpine. Mercogliano, Venticano e Monteforte sono i centri che hanno il maggior numero di stranieri in attesa di ottenere l'asilo.