Di questi tempi uno dei temi all’ordine del giorno è il vaccino e la questione sanitaria. Ci si barcamena, ormai da mesi, anche tra le onde dei negazionisti e di complottisti vari. Ecco per voi alcuni spunti di riflessione per orientarsi meglio in questo confuso quadro della società odierna:
1.Avere dubbi è lecito
Il primo punto su cui riflettere riguarda il giusto tergiversare di fronte alla novità. La sorpresa di una pandemia ci fa chiedere i come e i perché del suo diffondersi. È sempre stato così per l’uomo: solo dal dubbio può nascere un sapere. Il vaccino che oggi è in circolo non ha avuto la consueta sperimentazione ed è una totale novità (come abbiamo detto nello scorso #secretpost), così come la stessa conoscenza di questo virusè in continua evoluzione. È normale, dunque, porci delle domande e cercare di capire di cosa si tratti. Avere dubbi sul vaccino non significa non credere nella medicina, anzi è la scienza stessa che crea il proprio sapere con il presupposto della sperimentazione e dell’indagine.
2.Sapersi informare e distinguere le fonti
Ecco il perché del secondo punto! Se è vero che dubitare è il primo passo per capire, diventa fondamentale la ricerca di fonti che possano risponderci in modo veritiero. Diffidare dalle semplificazioni è un primo consiglio, ad esempio. Il secondo è più uno spunto di riflessione: sviluppare la propria capacità critica, non significa crearsi un’opinione, ma porsi in discussione per arrivare a comprendere la verità di qualcosa. Nel nostro caso, parlando di Covid e vaccini, la verità vuol dire accettare che non sappiamo tutto e che le nostre conoscenze in merito sono in evoluzione. Non è importante avere la risposta in tasca ma imparare ad evolversi nel porre la domanda.
3.La funzione dei social
Sfatiamo il mito: leggere qualcosa sui social non può essere considerata ricerca di fonti. Neppure Google può essere considerato tale. Dopo aver letto qualcosa dovremmo indagare su chi siano effettivamente coloro che hanno prodottola news o la fake-news. Ciò che rende veritiera una notizia infatti è sia la competenza di chi parla, sia la congruenza con un sapere scientifico comprovato.
4.La pressione psicologica e il ruolo della politica
La paura e la fretta di avere certezze possono forviare la nostra lecita domanda. La conversione di questi sentimenti in rabbia e passare dal dubbio alla ricerca di un nemico più palpabile di un microscopico virus, in questo caso è molto plausibile. Sul piano, poi politico giocare con questi sentimenti corrisponde al famoso populismo: parlare alla pancia del paese.
5.Senso civico e di responsabilità
In conclusione, il conoscere e l’approfondire un argomento non può farci dimenticare il fine ultimo delle nostre azioni. La vera capacità da sviluppare, oltre quella critica, è di comprendere che il proprio agire è sempre un agire sociale, che ha una ricaduta sugli altri. Sviluppare il senso di responsabilità rispetto a questo, potrà aiutarci anche ad acquisire più lucidità nelle nostre conoscenze e decisioni.