SecretPost #40: Alzati, sei una donna e le donne non giocano!

di , Mercoledì, 26 Maggio 2021

Succede che un giorno stai lavorando, sei giovane e donna. Improvvisamente ti dicono che tu lì non ci puoi stare, che forse è meglio che tu vada, perché sei donna.

No, non siamo in una distopicaserie tv storica del 1300 e nemmeno in uno scherzo di cattivo gusto de Le Iene, bensì a Torino, durante la vigilia della Partita del Cuore, Nazionale Cantanti.

Due giorni fa, la giovane Aurora Leone dei The Jackal, era seduta al tavolo assieme al suo amico e collega, Ciro Priello. Erano stati, infatti, entrambi convocati per giocare alla partita, che si svolge per aiutare la ricerca contro il cancro.

Ad un certo punto, il direttore generale, GianlucaPecchini si avvicina ed intima ad Aurora di alzarsi, poichè non poteva stare lì. Di riflesso, sia lei che Ciro si alzano, ma il direttore prontamente si rivolge a Ciro e lo ammonisce: “No, no, tu puoi restare. È solo lei che non può rimanere al tavolo dei giocatori".

Confusi i due chiedono spiegazioni e Pecchini continua: “sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole”. Aurora tenta invano di spiegare che era stata convocata, ma il direttore ci tiene a precisare:“vabbè ma tu mica giochi, tu sei qui come accompagnatrice”. La ventiduenne aggiunge che aveva già dato le misure per il completino da indossare per giocare, ma Pecchini: “I completini te li metti in tribuna, da quando in qua le donne giocano?".

L’episodio, degno dei migliori retaggi feudali, è culminato con Ciro ed Aurora che vengono brutalmente cacciati dall’albergo ed il caso divenuto mediatico. Sia Aurora che Ciro ne hanno raccontato sui loro canali social, amareggiati ed ancora in stato di shock, e sono stati proprio isociala manifestare completa solidarietà alla comica-attrice, criticando aspramente la vicenda.

A poco sono valse le dimissioni di GianlucaPecchini, che si è assunto la completa responsabilità dell’accaduto, seppur banalizzando la vicenda come “equivoco che spero di poter chiarire con Aurora”. Così come l’imbarazzante video del presidente e capitano Enrico Ruggeri, che sbandierando la maglia della ragazza esclama “Ditele che l’aspettiamo in campo!”.

Rimanere lucidi di fronte ad un accaduto simile è difficile, e no, non è una “Polemica sterile”. Certo, raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro è di vitale importanza, ma nel 2021, da donna, mi sento di dire che siamo stanche di continuare a subire, di lottare contro stereotipi che faticano ad essere eliminati, luoghi comuni dietro cui si nascondono “maschi” vigliacchi e scarsamente intelligenti.

Una donna può e deve fare tutto ciò che fa un uomo. Essere discriminate perché donne, è inammissibile. La violenza sulle donne non è uno slogan da imprimere su delle mascherine (come quelle dell’evento), ma quello che quotidianamente accade, intorno a noi.

Chiedere scusa, sapendo di aver sbagliato tanto, non dev’essere un’opzione. Non basta più assumersi le responsabilità, è necessario rendersi conto dell’errore compiuto e chiedere perdono. Se continuiamo a nascondere la testa sotto la sabbia e a tollerare questo maschilismo strisciante che pervade la nostra, -purtroppo marcia- società, dove arriveremo?

Ed adesso perdonatemi, ritorno a cucinare e stirare un po’ di camicie, che non si sa mai potrebbe venirmi l’assurda idea di giocare a calcio.