#SECRETPOST-17: 3 cose da sapere su Mario Draghi
Cari lettori, in questa inusuale uscita di giovedì, ci sembrava utile informarvi su una delle personalità più chiacchierate di questo periodo: Mario Draghi.
Ultimamente i giornali hanno abbondato nel fornirci informazioni del tutto paradossali e per niente congrue con ciò che veramente ci interesserebbe sapere di lui: conosciamo la pagella delle elementari, il piatto preferito, la data di nascita, che sport fa… Tutte cose che ci toccano minimamente, se parliamo di colui che è stato incaricato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di formare un nuovo governo.
Ed eccoci, quindi, arrivare alle: Tre cose da sapere su Mario Draghi!
- Curriculum: Laurea in Economia alla Sapienzacon il massimo dei voti, dottorato al MIT sotto la supervisione di due economisti di straordinaria fama e capacità, Modigliani e Solow. Diventa professore universitario e Direttore Esecutivo della Banca Mondiale fino al 1991, poi Direttore Generale del Tesoro Italiano. Nel 2005 viene nominato Governatore della Banca d’Italiafino al 2011, per diventare presidente della Banca Centrale Europea.
- “Wheteverittakes”: Durante il mandato presso la BCE, si ritrova a gestire una delle crisi economiche più complesse di sempre: la Crisi dei Debiti Sovrani. Dopo il 2008 gli investitori ebbero sempre più paura riguardo una possibile crisi degli Stati Europei, poiché i prestiti erano stati eccessivi, i governi non riuscivano a finanziare ulteriori deficit di bilancio e servizi pubblici ed i debiti erano altissimi. Gli stati più colpiti furono Grecia, Irlanda, Spagna, Italia e Portogallo. In particolare questi Stati entrarono nel mirino degli Hedge Fund, ossia coloro che traggono profitto scommettendo sul fallimento di uno Stato. Queste associazioni si accorsero che in Grecia e in Italia, la BCE non poteva coprire la vendita massiccia di titoli di Stato e che il debito pubblico era insostenibile. I tassi di interesse e di spread schizzarono alle stelle: era la “Crisi dell’euro”. Draghi, quindi, durante una conferenza della BCE a Londra pronunciò queste parole: “La BCE è pronta a fare qualsiasi cosa sia necessaria (whateverittakes) per salvare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza!”. Immediatamente i tassi di interesse si abbassarono, gli speculatori persero grosse somme di denaro e si inaugurarono le “Politiche economiche non convenzionali”, che di fatto salvarono l’Euro e l’Europa.
- Draghi ha ormai incassato il sì della maggior parte delle forze politiche, compreso quello di Berlusconi e Salvini. Creano problemi i 5 Stelle, la cui votazione avverrà sulla Piattaforma Russeau nella giornata di oggi. Per ora, però, le linee guida del premier incaricato sono estremamente chiare: più personale per vaccinare gli italiani, un piano adeguato per una somministrazione più rapida, priorità ad insegnanti e personale scolastico, una piattaforma digitale e un call-center per le prenotazioni e per controllare l'andamento delle vaccinazioni.
Che l’ex presidente della BCE possa essere davvero ciò che serve all’Italia in questo momento? Trarre conclusioni affrettate non è mai positivo, ma forse dopo aver già salvato l’Euro, potrà effettivamente salvare anche le speranze degli italiani. Ciò che ci auguriamo è solo un po’ di stabilità ed organizzazione, per far fronte ad una situazione pandemica grave, che ancora imperversa nella nostra quotidianità.
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