L’Italia si trova a fronteggiare problemi estremamente delicati e complessi, mentre gli animi dei cittadini sono sempre più tesi. Tra crisi di governo, nuovi incarichi e possibili governi tecnici, la domanda è sempre e solo una: Quando finirà il Covid-19?
Tutti quotidianamente riponiamo speranza nei vaccini, quasi come il miracolo o il bel regalo del 2021 che stiamo attendendo da più di un anno. Ci sembrava necessario, quindi, fare il punto della situazione.
È partita la seconda fase del piano vaccinale, che prevede la somministrazione del vaccino agli ultra ottantenni: la prima regione è stata il Lazio, attraverso un servizio di prenotazione online che ha già registrato migliaia di adesioni. Anche in Campania sono attive le prenotazionie le somministrazioni inizieranno tra il 10 e il 15 febbraio.
Per ora i vaccini somministrati risultano essere 28.047, di cui già 26.419 sono le persone che hanno ricevuto la doppia dose. La Campania sembra essere per ora in testa, con una percentuale di 102.6 rispetto alle dosi consegnate.
Ci sono stati però, notevoli rallentamenti: a febbraio arriveranno solo 4 milioni di dosi da Pfizer e Moderna, che completeranno l’immunizzazione del personale sanitario e RSA, ed inizieranno con la complessa situazione degli over 80. Una fase che non si concluderà prima di aprile, per mancanza di materia prima.
La novità è che i vaccini di AstraZeneca (che ha già il via libera d Ema con un totale di 3,1 milioni di dosi entro marzo e 1 milione già entro febbraio) saranno assegnati alle fasce di lavoratori più esposte al Covid: personale docente, popolazione carceraria e forze dell’ordine. Questo cambio di rotta è dovuto ad un ammonimento dell’Aifa che ha consigliato la somministrazione del vaccino agli under 55, o comunque a over 55, ma in salute, per i quali si hanno più dati certi.
I vaccini attualmente disponibili in Italia sono:Pfizer-BioNTech, la cui potezioneè del 95% dopo 12 giorni dalla somministrazione della seconda dose; Moderna, molto simile al precedente, su cui si sta studiando un eventuale somministrazione di una terza dose per aumentare la risposta immunitaria; AstraZeneca, la cui immunità sembra essere intorno al 60% dopo due dosi, da somministrarsi secondo intervalli da quattro a 12 settimane. Per le prossime settimane è atteso il via libera per Johnson & Johnsonper il russo Sputnik V, con un’efficacia del 91,6%.
Il quadro generale sembra essere quello che tutti ci aspettavamo: numerosi vaccini in concorrenza tra di loro, la cui efficacia è pero, altamente dimostrata.
Resta da capire quanto effettivamente la popolazione sia consapevole del fatto che il vaccino non è assolutamente la salvezza, che l’Italia è quasi completamente gialla, ma che le precauzioni, così come la mascherina indossata correttamente ed il distanziamento sociale, ci accompagneranno ancora per un bel po’. Eppure i numeri ci fanno ben sperare!
La pandemia, però, non è ancora finita ed il Covid è ben lontano dall’essere sconfitto, anche se tutti noi vorremmo disperatamente ritornare alla normalità di un tempo. Non ci resta che aspettare.
Così come speriamo aspettiate il nostro prossimo articolo, a venerdi!