Scrima (Associazione Ancecom): "L’amministrazione tratta male i commercianti del Centro"

di , Giovedì, 30 Marzo 2017

riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Scrima (Presidente Ancecom- Confesercenti):

Mercoledi’ scorso in consiglio comunale mi sono reso conto di quanto l’amministrazione comunale, attenta a far quadrare i conti, spesso in nome di questo, dà la sensazione di essere molto "tirchia".

Ai molti può sembrare giusto, ma la politica economica non deve vessare il commercio nel centro storico e in generale gli imprenditori.

Il consigliere Ciasullo, al quale va il nostro ringraziamento per essere sempre attento alle problematiche del commercio in centro ha ribadito l’opportunità per i Commercianti del centro storico di agevolarli nel pagamento della tassa rifiuti, per la quale oggi si paga per i mq di locale commerciale e non per il fatturato che ogni negoziante produce. Infatti se un negoziante acquista meno, e di conseguenza produce meno cartoni, a parità di mq di locale commerciale paga lo stesso di chi acquista e quindi fattura di più.

Il commercio in centro (e tutti sanno le difficoltà dei commercianti che li’ vi operano), non viene tenuto in seria considerazione da chi amministra le finanze della città. Questo vale sia per la tassa rifiuti sia per i ristori del Giorgione.

Per la prima oltre a quello della riduzione della Tasi in base al fatturato, dobbiamo ribadire che la proposta fatta alcuni anni fa da Irpiniacom-Cidec (Grasso), prevedeva di esonerare dalla tassa i negozi di vicinato che provvedevano anche davanti ai loro negozi a spazzare il corrispondente tratto di strada. Questo avrebbe comportato un risparmio economico sia per le casse comunali che per i negozianti.

Riguardo al Giorgione, sono stati ristorati i negozianti prospicienti e a 4 di essi (quelli veramente chiusi dalla recinzione), sono stati indennizzati con appena 1500 Euro cadauno a fronte dei 5000 che sia essi che tutti i cittadini di Ariano si aspettavano. Gli altri non sono ancora stati indennizzati, ma sembra tra chi deve prendere 41 euro (nota bene quarantuno euro), e chi nulla, il Comune risparmierebbe dai 40.000 Euro di Ristoro (che dovevano essere inizialmente 50.000), la somma di circa 20.000 che spettavano ai commercianti di via D’afflitto.

Infine l’Assessorato al turismo, da tempo, non investe in manifestazioni nel centro storico in occasioni almeno festive tali da dar un pò di ossigeno ai negozianti e di rallegrare i cuori dei cittadini. Se tutto ciò non è tirchieria, allora diteci voi cos’è? 



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