San Gennaro, Napoli (e non solo) in ansia per il miracolo che non si ripete

di , Mercoledì, 16 Dicembre 2020

"Non è vero, ma  ci credo" recitava il celebre attore partenopeo Peppino De Filippo , e rimanendo in tema di napoletanità oggi il consueto "prodigio " della liquefazione del sangue di San Gennaro, patrono della città e  molto caro ai napoletani , non ha avuto luogo. Infatti quello di dicembre detto anche "miracolo laico" è il terzo appuntamento dell'anno liturgico con la liquefazione, dopo quello del sabato che precede la prima domenica di maggio e quello del 19 settembre, giorno del Martirio del Vescovo. Questo di Dicembre, prima dell'arrivo del Natale , ricorda il miracoloso  intervento di San Gennaro il quale ,salvò Napoli da un'eruzione del Vesuvio  proprio il 16 dicembre del 1631.

La notizia che quest'oggi il fenomeno non si sia ancora compiuto ha subito gettato i fedeli nello sconforto e  dato spazio a mille tipi di decifrazione che vanno ad individuare le cause partendo dal Covid e passando per  la morte di Diego Armando Maradona, tra l'altro venerato quasi quanto il martire . Detto questo secondo la tradizione popolare , la non liquefazione corrisponde molto spesso a presagi nefasti e ad imminenti sciagure . In realtà facendo un salto nel passato, il prodigio non si risolse nel 1939 e 1940, anni che precedettero l'inizio della seconda guerra mondiale, oppure nel 1973 quando il colera si diffuse nella città di Napoli, e nel 1980 anno tristemente noto per il terremoto che distrusse buona parte dell'Irpinia. Ad ogni modo sia per la Chiesa che per la scienza non c'è alcuna certezza che dimostri che quello che si trova all'interno dell'ampolla sia realmente il sangue del Santo. Certe invece sono le testimonianze del suo scioglimento che risale al XIV secolo, periodo in cui visse e mori il Santo Patrono. Non ci resta che sperare quindi che il miracolo si ripeta anche questa volta ,in modo da chiudere questo anno disastroso quantomeno con un segnale di speranza. "Non è vero ma ci credo"  San Gennaro aiutaci tu!