Saldi 2019, i consigli della CIDEC Avellino

di , Mercoledì, 02 Gennaio 2019

I saldi invernali 2019 cominciano oggi, 2 gennaio, in Basilicata e il 5 gennaio in tutte le altre regioni d’Italia. Le date della fine dei saldi, invece, sono molto diverse da regione a regione: finiranno a metà febbraio in Liguria, ma proseguiranno fino ad aprile in Campania, per esempio. La maggior parte degli italiani potrà comunque fare acquisti a prezzi scontati fino alla fine di febbraio o l’inizio di marzo.

Una legge del 1980 stabilì poi che fossero le Camere di commercio a definire i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, e che i saldi non potevano durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti. Nel 1998 si intervenne ancora sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando poter iniziare i saldi. In Campania si inizia il 5 gennaio e si arriva al 2 aprile 2019.

Inoltre i consigli della CIDEC, la Confederazione Italiana Degli Esercenti Commercianti della provincia di Avellino, per i saldi: 

"Spendiamo nei negozi sotto casa, di fiducia, in modo da poter valutare liberamente la convenienza dell’acquisto e favorire la ripresa delle attività locali - esorta il presidente Nicola Grasso - si prevede infatti un periodo molto difficile per il commercio di vicinato e anche se secondo l’Istat le vendite al dettaglio aumentano grazie alla grande distribuzione per le imprese operanti su piccole superfici, il bilancio è ancora negativo. I consumi delle famiglie non sono ancora avvicinabili al periodo precedente la crisi, i costi fissi e del lavoro non calano. Così i punti vendita di quartiere continuano a chiudere a vantaggio dei grandi centri commerciali: di questo passo tra dieci anni dovremmo dire addio ai negozi sotto casa, e quindi la temuta desertificazione dei nostri paesi è una minaccia sempre più incombente" conclude.

 



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