Rubino: "Movida, la chiusura dei locali repressione stile anni '30"

di , Venerdì, 25 Luglio 2014

Ha creato qualche pro e molti contro la proposta di Alberto Scaperrotta di chiudere i locali in anticipo quale deterrente al consumo di alcol da parte dei giovani.

Contro questa proposta non solo i ragazzi, come era lecito aspettarsi, ma anche una professionista, la Dott.ssa Stefania Rubino, educatrice che da anni si occupa di lotta alle tossicodipendenze.

Ecco come risponde alla provocazione di Scaperrotta:

"In qualità di educatrice che da cinque anni si occupa di lotta alle tossicodipendenze presso il centro comunale "Putipù" mi sento di invitare il sig. Scaperrotta ad una visione un po più completa della questione che, purtroppo, non è di facile definizione.

Il centro nel quale svolgo da volontaria la mia professione organizza da sempre corsi artistici ed incontri di consapevolezza nei confronti degli effetti di alcool e droghe, il tutto è rivolto all'intera popolazione ed in particolare ai giovani.

Mi rammarica constatare che nessuna madre ne il sig. Scaperrotta si siano mai interessati a queste attività lasciando che i 4 spiccioli che il comune fornisce (quando lo fa) per l'intera gestione del servizio siano l'unico sostentamento di un centro invidiato dall'intera Campania.

Sono stanca di leggere le idee alquanto strampalate di coloro che pensano di poter risolvere un problema sociale così ampio coi loro ideali anni 30 di repressione quando ci sono intere equipe di esperti che ogni giorno toccano con mano il disagio giovanile senza che i suddetti interessati si facciano vivi col loro supporto.

Sono stanca di vedere queste proposte senza ne capo ne coda sulle prime pagine dei giornali e i nostri spettacoli teatrali, i nostri concerti, i saggi musicali, le mostre fotografiche, gli incontri di prevenzione e i meeting finalizzati a questa problematica completamente snobbati.

Siate consapevoli che non c'è bisogno di creare azioni di prevenzione e lotta perchè gia esistenti sul territorio, pensate a supportarli, grazie".

Dott.ssa Rubino Stefania



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