Ripresa Serie A, lo spettacolo deve continuare (ma finirà?)

di , Domenica, 31 Maggio 2020

The Show Must Go On, anche ai tempi del Covid-19. L’immortale successo dei Queen torna sempre d’attualità ogni qualvolta il mondo dello sport deve prendere decisioni difficili, molto difficili. Dopo settimane di dubbi, confronti e trattative è arrivata la decisione: nel weekend del 20-21 giugno torna il campionato di Serie A di calcio 2019/2020. La Figc e il Governo italiano hanno trovato l’intesa (con la supervisione del Comitato Tecnico Scientifico) e quindi gli eroi del pallone possono tornare in campo. Senza pubblico e con tutta una serie di interrogativi che accompagnerà il primo campionato estivo della storia del calcio italiano.

 

Piano A: si ricomincia il 20-21 giugno  e si termina il 2 agosto, giocando le ultime 12 giornate di campionato (13 per alcune squadre impegnate nei recuperi). Piano B: se ci si ferma si giocheranno playoff e playout per scudetto, piazzamenti  coppe europee e retrocessioni. Piano C, il carrozzone si ferma e si tiene per buona la classifica maturata fino a quel momento. Roba che neanche James Bond al servizio di Sua Maestà. La Serie B riparte il 20 giugno, mentre la Serie C (compreso l’Avellino) tornerà in campo il 28 giugno. Si giocherà in vari orari, ci sarà la possibilità di fare 5 sostituzioni. Certo, tutti siamo curiosi di vedere come se la caveranno i calciatori nelle caldissime e umidissime giornate di luglio.

Lo spettacolo deve andare avanti. Per i soldi delle pay-tv, che minacciano ricorsi e tagli agli investimenti per i prossimi anni. Messa così c’è un amaro retrogusto di ricatto. Impossibile negarlo. Dal punto di vista sportivo ci si chiede che senso abbia una competizione che sarà stata ferma per oltre 3 mesi, con regole cambiate in corso. La Serie A italiana sembra una bella donna che sta invecchiando, ma che cerca di restare bella e piacente a colpi di lifting.

 

Un’estate italiana cantavano esattamente 30 anni fa Gianna Nannini ed Edoardo Bennato. L’indimenticabile inno dei Mondiali di Italia ’90. Quelle furono notti magiche. Quelle della prossima estate lo saranno molto di meno. Forse non lo saranno per niente. Ma lo spettacolo deve andare avanti. A dispetto di tutto e di tutti. Anche del Covid-19. Sarà vera gloria? Lo scopriremo solo vivendo. E sudando.