“Il parere sulla direttiva Sup relativa alle plastiche monouso, votato ieri alla Camera, è frutto della sintesi tra le posizioni espresse dalle diverse forze parlamentari. Il Movimento 5 Stelle lo ha votato alla luce del contributo migliorativo che è riuscito ad apportare, ma è evidente che la gravità dell’emergenza climatica richiede più coraggio e maggiore determinazione per ridurre gli impatti delle attività umane”. Lo afferma Generoso Maraia, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera.
“Escludere ad esempio dalla categoria dei ‘prodotti di plastica monouso’ alcune tipologie di contenitori utilizzati per determinati prodotti alimentari non è condivisibile – riprende Maraia –: la locuzione ‘monouso’ si riferisce alla modalità di utilizzo e non certo al tipo di contenuto, per cui non ci sono interpretazioni alternative possibili si l’obiettivo è quello di contrastare l’usa e getta e l’abbandono di oggetti plastica nell’ambiente”.
“Allo stesso modo non appare condivisibile la previsione di una disposizione che consenta l’esaurimento delle scorte per i prodotti di plastica monouso, ma senza prevedere un termine entro cui consentire tale esaurimento, come la possibilità di dimostrare l’immissione nel mercato di materiali plastici in data antecedente all’entrata in vigore delle nuove limitazioni. Ciò, oltre a complicare la graduale limitazione delle plastiche, potrebbe penalizzare ingiustamente varie categorie di produttori che dispongono ancora di tali materiali” aggiunge il deputato pentastellato.
!Anche la previsione di un obbligo per i produttori di dichiarare il quantitativo di plastica immesso in commercio è molto discutibile, poiché non tiene conto della plastica dispersa nell’ambiente o smaltita irregolarmente. Bisogna elaborare degli strumenti per fare in modo che vengano individuati tutti i rifiuti plastici, non solo quelli raccolti attraverso la differenziata, ma anche quelli dispersi. Una vera transizione ecologica non può prescindere da scelte, anche drastiche, che vanno a incidere su modelli di consumo e di utilizzo dei materiali” conclude Generoso Maraia.