Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine. Si apre la tre giorni medievale. Momento clou: l'Incendio del Campanile.
Si affina ancora qualche dettaglio, le sarte mettono a punto gli ultimi abiti e i pirotecnici allineano le batterie, ma è tutto pronto per una nuova, straordinaria edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine. La Città si appresta a rivivere il medioevo.
Giunta alla XVII edizione, la manifestazione continua a rappresentare un appuntamento a cui nessun arianese può rinunciare, specie quelli che vivono lontano, e che quindi attrae un pubblico vastissimo proveniente da ogni dove. Da domani, 11 agosto e fino al 13, l’evento si rinnova. Tre i momenti salienti con la rappresentazione di domani, domenica 11 agosto, della presa, distruzione ed incendio di Ariano del 1255 ad opera di Manfredi; poi il Corteo Storico di lunedì 12 agosto e il palio dell’Ariete, martedì 13. Inoltre nella tre giorni, accampamento e mercatino medievale, sbandieratori, musici, arcieri, spadaccini, spettacolo di falconeria, scuola di scherma medievale, sport medievali, “le Taverne” con pietanze dell’epoca e, novità di quest'anno, macchine da tortura.
La tre giorni che racchiude storia, fede e folklore, e che rappresenta, uno degli appuntamenti più suggestivi dell’Estate Arianese, è organizzata dall’Associazione per la Rievocazione storica del dono delle Sante Spine con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino.
“E' un momento abbastanza delicato per l'economia del Paese, che costringe tutti a far fronte a tanti problemi- afferma tra le altre cose il Sindaco, Antonio Mainiero, nel consueto messaggio contenuto nell’opuscolo dell’evento- ma bisogna tener sempre accesa la fiaccola del ricordo del nostro passato per poter affrontare in maniera adeguata il futuro. L'Amministrazione comunale ha ritenuto anche quest'anno di fornire il proprio appoggio concreto all'iniziativa portata avanti dall'Associazione con un lavoro attento e faticoso con l'intento di ritrovare le proprie radici, celebrarle e tramandarle ai più giovani.”
Si comincia alle ore 10,30 nel centro storico. Un Banditore annuncerà l’inizio dell’evento. A seguire Sbandieratori e Musici di Lanciano e di Ariano Irpino, sfileranno con chiarine e tamburi, insieme agli Artisti di strada “Compagnia de l'Ordallegri”; nel frattempo presso il Castello si insedierà l'accampamento medievale con dimostrazioni e percorsi interattivi a cura della compagnia “La Rosa e la Spada” di Napoli; in più Batteria e Torture con la “Compagnia di Arti e Mestieri” di Bagnaregio; il mercato medievale a cura dell'Associazione “Historica”; gli Arcieri della Scuola Media Mancini di Ariano Irpino. Alle ore 11,00 ci sarà il convegno “La maiolica arianese: storia ed arte” nella Sala Grande del Castello Normanno, tra i relatori: Antonio Alterio e Francesco Caloia.
Alle ore 11,30 lo spettacolo itinerante con sbandieratori e musici si sposterà nei rioni di Cardito e Martiri.
Alle 18,30 in Basilica Cattedrale la S. Messa presieduta dal Vescovo D’Alise, seguita dalla processione del Santo Ottone Frangipane, Patrono della Città.
Sempre nel pomeriggio nel centro storico: artisti di strada, sbandieratori e musici, mentre nella Villa comunale scene di vita medievale: furto, investitura cavalleresca.
Alle 21,45, in Piazza Plebiscito, il “Cortese ricevimento”, evento teatrale ispirato ai fatti del 1255, sulla distruzione e l'incendio di Ariano ad opera di Manfredi e sulla ricostruzione della Città voluta nel 1269 da Carlo I D'Angiò. In pratica sarà ricostruito l’evento in cui si narra dell’inganno con cui i soldati, fintisi disertori, entrati in Ariano da tempo assediata, nottetempo aprirono le porte della Città all’esercito invasore di Manfredi che barbaramente trucidò gli abitanti, distrusse la Città incendiandone il campanile e gli edifici circostanti. Per la rappresentazione teatrale valorizzati molti talenti locali: Anna Paduano autrice dei testi e la sua compagnia di attori dilettanti; la regista professionista Annarita Cocca; il corpo di ballo di Anna Dance.
Lo spettacolo sarà chiuso, alle 22,30, dall'imperdibile allestimento pirotecnico a rappresentare l'incendio del Campanile e degli altri palazzi.