Ricercatrice di Biogem premiata due volte al PhD Day dell’Università Vanvitelli

di , Mercoledì, 08 Gennaio 2025

Ricercatrice di Biogem premiata due volte al PhD Day dell’Università Vanvitelli
La dottoressa indiana Pratiksha Kavade è stata selezionata per la
presentazione orale del suo progetto di dottorato in Medicina
Traslazionale e, a seguito della presentazione, ha ricevuto sia il premio
per la migliore ricerca riservato ai dottorandi stranieri, deciso dalla
commissione docente esaminatrice, sia quello assegnato direttamente dai
colleghi dottorandi del corso di Medicina Traslazionale dell’Università
Vanvitelli. La consegna di tali riconoscimenti è avvenuta il 17 dicembre,
presso la sede dell’Ateneo, a Napoli, nel corso del PhD Day, momento di
confronto e condivisione di conoscenze ed esperienze tra dottorandi.
Il progetto di ricerca premiato mira a scoprire, in particolare, i meccanismi
molecolari attraverso i quali il gene CBX2 influenza l’organogenesi in
zebrafish, un piccolo pesce d’acqua dolce, che è un ottimo modello per
tali studi. Attraverso l’inattivazione del trascritto di CBX2, la dottoressa
Kavade ha potuto dimostrare in vivo come un regolatore epigenetico
chiave quale CBX2 governa specificamente l’espressione genica durante
le prime fasi dello sviluppo.
Le applicazioni di questo lavoro, realizzato all’interno del laboratorio di
Epigenetica di Biogem, diretto dai professori Lucia Altucci e Vincenzo
Carafa, si annunciano di grande portata. In ballo ci sarebbero, infatti, un
avanzamento delle conoscenze in biologia dello sviluppo e la messa in
luce di disturbi congeniti legati a disfunzioni del gene CBX2.
<<Più in generale – sottolinea la professoressa Altucci – questo studio
potrebbe consentirci di ampliare la comprensione dei meccanismi di
regolazione epigenetica del nostro corpo, in condizioni sia di buona salute
sia di malattia>>.
Pratiksha Kavade, da oltre due anni quotidianamente impegnata nei
laboratori di Biogem, ha avuto il supporto scientifico della professoressa
Concetta Ambrosino, responsabile dell’area di ricerca Modelli Animali e
Cellulari Geneticamente Modificati, e del personale dell’area che
coordina. Un apporto fondamentale che conferma la valenza ‘corale’ dei

principali studi realizzati nel centro di ricerca arianese, sempre più
attrattore di cervelli provenienti da ogni angolo del mondo.