Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Pietro Foglia, ha approvato la legge regionale sul turismo ( 33 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti). A favore hanno votato i gruppi della maggioranza, astenuti i gruppi di Pd e Cd, contro il gruppo Pse. Hanno partecipato ai lavori il Presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, l’assessore al turismo Pasquale Sommese, gli assessori Ermanno Russo, Daniela Nugnes e Bianca D’Angelo.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Pietro Foglia per il quale “l’Assemblea legislativa campana ha approvato una legge di primaria importanza che getta le basi per puntare sul turismo quale volano per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione”. Il vertice del Consiglio regionale ha sottolineato che “la Campania si dota di una legge quadro che consente di fare ordine nelle politiche in favore delle attività imprenditoriali del settore turistico.
Tra le novità c’è il riconoscimento, nella legislazione regionale, del “Turismo Rurale” (frutto di uno degli emendamenti presentati dal Presidente Foglia nella sua precedente veste di presidente della Commissione agricoltura) con il quale s’intende valorizzare le aree interne, tutelare le tradizioni popolari, l’identità storica e le vocazioni produttive delle piccole comunità locali. Rianimeremo i centri storici e garantiremo uno sviluppo eco sostenibile”.
ECCO COSA CAMBIA. Il progetto di legge “Organizzazione del sistema turistico in Campania” , frutto delle proposte di legge a firma, rispettivamente,Luciano Schifone/Sandra Lonardo/Angelo Polverino/Sergio Nappi/Carlo Aveta; Bianca D’Angelo/Gennaro Mucciolo, e del disegno di legge a firma del già assessore regionale al turismo, Giuseppe De Mita, oggi Deputato della Repubblica Italiana, delinea il sistema-turismo in Campania con l’obiettivo di porre le basi per lo sviluppo turistico regionale.
Il progetto di legge puntualizza le competenze in materia turistica di Regione,Comuni,Province e Città Metropolitane, accentuando il ruolo di programmazione e di indirizzo della Regione, attraverso l’adozione delPiano triennale per il turismo, il Programma annuale della Regione per il turismo e con l’istituzione del Tavolo Istituzionale per le Politiche turistiche, e puntando, per la parte più operativa,sui Poli Turistici Locali, che costituiscono forme associative di soggetti pubblici e privati per il turismo, che operano negli Ambiti territoriali turistici omogenei, le aree delimitate nelle quali, per storia turistica o per chiara potenzialità, sono organizzate e ottimizzate le offerte dei servizi pubblici e privati per il turismo nelle quali sono integrati il patrimonio umano, ambientale, produttivo e culturale del territorio.
I Poli turistici locali, che hanno diverse funzioni tra cui la redazione del programma annuale dei servizi e delle attività di promozione turistica e l’attuazione degli interventi per il miglioramento della qualità dei servizi turistici, vengono costituiti dalla Regione (che ha anche il potere di revocarli) su proposta degli Enti locali e dei soggetti privati, in forma associata, maggiormente rappresentativi sul territorio nel settore turistico. Tra gli strumenti di programmazione, il Programma annuale dei servizi e delle attività ad opera di ciascun Polo turistico locale che deve essere in coerenza con il Programma triennale di competenza della Regione e con il Programma annuale della Regione per il turismo.
Nasce l’Agenzia regionale per la promozione del turismo e bei beni culturali, con l’obiettivo di attuare la programmazione regionale in materia di turismo e promuovere il turismo e i beni culturali nel nostro territorio e di fare da raccordo tra le azioni dei Poli turistici locali. Tra gli organi dell’Agenzia, il Consiglio di Indirizzo nominato dal Consiglio regionale che indica le linee programmatiche del Piano esecutivo dell’Agenzia, il direttore generale e il Collegio dei revisori dei conti.
E’ stato, invece, soppresso, a maggioranza, su iniziativa dell’assessore Sommese, l’articolo 20 che prevedeva la figura dei Responsabili territoriali “che sarebbero stati incompatibili con una governance snella ed efficace” – ha sottolineato il responsabile del turismo. Viene valorizzato il ruolo delle Associazioni Pro loco riconoscendone il valore sociale, costituendone l’Albo regionale e riconoscendo il ruolo di coordinamento dell’Unione nazionale Pro Loco d’Italia. Gli Enti provinciali per il turismo e le Aziende autonome di cura e soggiorno, già in fase di scioglimento, vengono definitivamente cancellati entro 180 giorni dalla approvazione del progetto di legge, e il personale verrà trasferito alla Regione ma continuerà a prestare servizio presso le attuali sedi fino alla conclusione della fase di start up della legge. Sono previsti i Servizi di Informazione ed Accoglienza turistica (SIAT) al fine di migliorare la comunicazione e la promozione turistica, la Carta dei Servizi turistici, che definisce l’offerta e il livello essenziale dei servizi turistici, la Carta dei diritti del turista.