Alle ore 09:10 odierne, tre persone tra i 30 e i 40 anni, di cui due a volto scoperto e armati di taglierino, e uno con una calza da donna in testa hanno fatto ingresso all’interno della filiale del Banco di Napoli ubicata in piazza Umberto I n. 9, proprio nel cuori di Atripalda. Immediatamente, uno dei 3, che sembrava il più giovane, prendeva alle spalle uno dei 3 impiegati, puntandogli il coltellino alla gola, gridando alle altre 2 impiegate di prendere i soldi dalle casse. Queste, del tutto meravigliate, hanno subito risposto ai malviventi che non avevano denaro, chiedendogli con molta freddezza se si fossero accorti di che genere di ufficio bancario fosse quello, cioè a scopo meramente di consulenza finanziaria. Realizzato che era effettivamente così (ed era anche il motivo per il quale quella era l’unica banca di Atripalda a non avere la vigilanza privata), i malviventi – presi anche da un vistoso nervosismo – hanno fatto entrare frettolosamente i 3 dipendenti nel bagno (la cui porta, peraltro, nemmeno si può chiudere) e hanno provato a scappare, rimanendo però bloccati dalle porte scorrevoli. A quel punto, urlando contro la direttrice, le hanno ordinato di sbloccare le porte, e quella ha semplicemente risposto loro che non v’era nulla di bloccato e che bastava mettersi sotto la fotocellula o premere il bottone verde affinché la porta (che appunto non era una bussola, vista l’assenza assoluta di casse e contanti) era una semplice doppia porta scorrevole. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri che, accertatisi che nessuno fosse rimasto ferito, hanno avviato le attività d’indagine mediante escussione dei 3 dipendenti e acquisizione dei filmati disponibili.