Sono trascorsi 9 mesi dalla mia visita a uno dei due stabilimenti di Industria Italiana Autobus, quello di Bologna, dove ebbi modo di apprezzare l'avanzamento del progetto del bus elettrico e la realizzazione della prima batteria completamente Made in Italy, grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna.
Ora finalmente un sogno diventa realtà: il 22 novembre verrà presentato il primo bus elettrico prodotto in Irpinia!
Sul piano generale delle iniziative finalizzate al contrasto dei cambiamenti climaticiabbiamo raggiunto un altro storico obiettivo, che si inquadra anche a livello internazionale.Infatti, proprio a Glasgow, presso la Cop26 è stato allestito il padiglione "green" nel quale sono stati esposti vari modelli di bus elettrici ed ad idrogeno. Queste tipologie di mezzi saranno imprescindibili ed irrinunciabili nel futuro della mobilità sostenibile.
Nel corso di questi lunghi, difficili, mesi abbiamo dato dimostrazione di saper concretizzare il "bla bla bla" mediatico e anche politico, trasformandolo in transizione non solo ecologica ma anche in modelli produttivi sostenibili, tutelando e creando centinaia di posti di lavoro.
Alle grandi case produttrici estere come Mercedes, Mann, Scania, Volvo, Iveco, ecc., non abbiamo nulla da invidiare, perché il made in Italy eccelle anche in un settore, quello dei mezzi di trasporto, in cui le istituzioni stanno facendo la propria parte (finalmente), attuando un po' di vera politica industriale dopo decenni di abbandono dei territori e di assenza nelle vertenze.
Sono soddisfatto che anche i sindacati oggi parlino bene di questo storico risultato alla IIA di Flumeri, e che il 22 novembre la presentazione in Valle Ufita del primo bus elettrico da 12 metri prodotto in Italia vedrà la partecipazione di personalità di rilievo.
La nostra ambizione, tuttavia, non si ferma qui. Infatti, durante la Cop26 di Glasgow sono salito su un autobus a idrogeno con la consapevolezza che lo stabilimento IIA di Flumeri,questa volta, in collaborazione con l’università di Napoli presenterà il primo bus a idrogeno e con il necessario supporto delle istituzioni, potrà diventare un polo industriale all'avanguardia per la mobilità sostenibile in tutto il Mezzogiorno.