Presentato questa mattina presso l'Istituto penitenziario arianese Pasquale Campanello il film dal titolo ”La Conversione”.  Una vita tra furti, rapine e spaccio. Poi la conversione, proprio in carcere, come un dono. Ora da ex detenuto racconta la sua storia .  Lo chiamavano “Pepp ‘o Biondo” originario dei Quartieri Spagnoli , era il terrore delle banche, ne ha rapinate a centinaia. Ora Peppe De Vincentis, napoletano nato negli anni 50, è uno scrittore, attore e drammaturgo. È come se avesse vissuto due vite: la prima segnata da illegalità e violenza, nella seconda l’arte e il bello hanno trionfato. Egli è la testimonianza vivente che cambiare si può, soprattutto se vengono offerte le giuste le occasioni , come è successo a Peppe che in carcere ha trovato la forza e il modo di cambiare il suo percorso. Dal carcere  quindi al palcoscenico e ai set cinematografici, la vita di Giuseppe  diviene un film, in cui la misericordia di Dio gioca un ruolo determinante.

Maria Rosaria Casuburo , direttrice del carcere  commenta -“ Questo  lavoro è l’esempio concreto di uno che ce l’ha fatta , ma quest’uno può essere chiunque voglia riuscire a cambiare vita davvero. La detenzione deve essere vista come pezzo momentaneo dell’esistenza durante il quale si progetta un nuovo futuro -“.