Casalduni- Il premio Sublimitas va in trasferta eccezionale nel Sannio. A Casalduni, il borgo della valle del Tammaro, tristemente noto per la strage dell'agosto 1861 in cui l'esercito savoiardo trucidò 770 civili inermi spacciati per briganti, si è svolta la cerimonia annuale di commemorazione di quella strage con la scoperta di un cippo offerto dal presidente della Pro Loco, Nicola Bove.
All'evento ha preso parte lo scrittore meridionalista Pino Aprile, cittadino onorario di Casalduni, insignito per l'occasione del premio Sublimitas, alto riconoscimento internazionale alla carriera. Il premio è stato consegnato nelle mani del giornalista pugliese dal presidente nazionale Fibes, Peppino Colarusso, e dalla giornalista Barbara Ciarcia. "Aprile è la voce del Sud ancora oppresso e abbandonato al suo destino- ha esclamato Peppino Colarusso-. Merita non uno ma mille premi per quanto fa, per quello che ha scritto fino ad oggi e per l'impegno che profonde in favore della causa meridionale e per far conoscere i misteri che stanno dietro all'unità d'Italia avvenuta con il sangue di migliaia di contadini meridionali spacciati per briganti".
Soddisfatto per la singolare coincidenza il sindaco di Casalduni, Pasquale Ievolella, che ha proposto alla giornalista Barbara Ciarcia un gemellaggio con la città di Ariano Irpino. "Ariano- ha infatti svelato Pino Aprile- è stata la prima in Irpinia a insorgere contro l'unificazione e l'invasione dei piemontesi. E' stato il primo esempio di lotta contro un'imposizione calata dall'alto per distruggere l'identità e l'autonomia del Sud e delle aree interne dell'appennino meridionale".
Aprile è impegnato in tour culturale tra Sannio e Irpinia per promuovere il suo ultimo lavoro, Sud 2.0