Prebenna sul caso delocalizzazione caserma carabinieri

di , Mercoledì, 19 Febbraio 2014

Una nota del prof. Prebenna, candidato sindaco per la lista d'impegno civile Pro-Civitate, a proposito delle voci allarmistiche sulla caserma dei carabinieri:

Sono state diffuse nei giorni passati notizie allarmistiche riferite a possibili delocalizzazioni di caserme di forze dell’ordine che operano e che sono stanziate nella città di Ariano.

Occorre dire come stanno le cose, e il nostro parere è il seguente:

  • non è il caso di diffondere notizie poco attendibili, se non sono state verificate con la dovuta attenzione;
  • non è prudente correre dietro alle prime notizie senza una adeguata e corretta assunzione di informazioni;
  • le caserme delle forze dell’ordine in genere (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) sono o di proprietà dei rispettivi Corpi o sono messe a disposizione o date in locazione dagli enti locali;
  • non è previsto, in tempi normali, che un presidio che deve operare in una determinata realtà (l’arianese) abbia la sede altrove, in un territorio diverso: sono, pertanto, manifestamente e  infondatamente allarmistiche quelle voci che ipotizzano o paventano il trasferimento della caserma dei Carabinieri in un’altra cittadina;
  • se i locali attualmente a disposizione della compagnia CC del Tricolle non posseggono i requisiti di sicurezza necessari, si pongono due questioni fondamentali: quali sono gli elementi non conformi, e quando sono stati individuati;
  • se si rende necessario abbandonare i locali attualmente occupati, è l’Ente Locale che deve attivarsi per mettere a disposizione delle forze dell’ordine idonei locali.

Morale della favola: non ha senso menar il can per l’aia ora, se è venuta meno nel passato la capacità di prevedere e di intervenire con tempestività a garantire locali idonei ed adeguati alle forze dell’ordine che tutelano i cittadini e garantiscono la difesa della legalità. Allo stato presente, un conto è il ridimensionamento dell’organico delle forze dell’ordine a causa del personale di polizia giudiziaria che automaticamente, con il venir meno del tribunale, si è prodotto, altro è la delocalizzazione di presidi, che in quanto legati al territorio, non possono in alcun modo essere ubicati altrove: sarebbe come prevedere la sede dei vigili urbani del comune X nel territorio del comune Y. Che i cittadini riflettano seriamente, senza lasciarsi né intimorire né frastornare da apparenti soluzioni miracolistiche che di miracoloso non hanno proprio nulla. Chi ha il dovere di intervenire, che operi con tempestività e nel modo migliore, ponendo una toppa a falle pregresse. Almeno rimane la consolazione: meglio tardi che mai, pur dovendosi prendere atto che non ha senso chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati!



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