Pratola Serra - Non solo letteratura e arte ma anche cultura della legalità. Il Festival della Valle, inaugurato il mese scorso con la presentazione dell'ultimo lavoro letterario di Paolo Saggese, ritorna sabato 3 febbraio alle ore 18 nella sala conferenze dell'associazione culturale 'L'agorà' di Pratola Serra con un incontro davvero speciale.
Ad animare la seconda puntata della manifestazione socio-culturale sarà Michele Maria Spina, Primo Dirigente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Napoli. Tema del dibattito, moderato dai giornalisti Franco Buononato e Gianni Festa, sarà: metodi operativi di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata. Spina, da sei anni dirigente dell'UPG della maggiore Questura campana, è senza dubbio uno dei massimi esperti e conoscitori del fenomeno delinquenziale per definizione.
Dopo aver diretto importanti Commissariati di Polizia, tra tutti quello di Scampia ai tempi peggiori della faida per il controllo dei traffici della droga in quell'area, Michele Maria Spina è passato alla direzione dell'UPG di via Medina. Sempre in prima linea nella lotta al crimine diffuso. Ultimamente si è occupato delle stese, della movida e del ripristino della legalità nel rione Sanità oltre che di baby gang e controllo diffuso del territorio. E' stato responsabile della sicurezza al G7 dei Ministri dell'Interno che si è svolto a Ischia lo scorso mese di ottobre.
La sua presenza nell'ambito del Festival della Valle è stata fortemente voluta dagli organizzatori della kermesse nell'ambito della sezione 'Testimoni di legalità'. E chi meglio di Michele Maria Spina può testimoniare dei cambiamenti sociali in atto sullo scenario partenopeo.
La serata sarà introdotta da un videoclip che sintetizza il lavoro svolto in questi anni dal primo dirigente della Polizia di Stato nell'area nord di Napoli e poi nei quartieri a più alto tasso di criminalità. Seguirà lo story telling dell'alto dirigente e il dibattito-confronto sulle problematiche di stretta attualità che vedono Napoli protagonista, suo malgrado, delle cronache nazionali con due giornalisti di rango come Franco Buononato e Gianni Festa.