Il sindaco Aufiero: “Un gesto ignobile”
Neanche i defunti riposano in pace. Nottetempo il camposanto di Pratola Serra è stato 'visitato' da balordi che oltre ad aver asportato gli arredi funebri da molte lapidi hanno persino profanato e danneggiato quattro cappelle private e quattro tombe. “Un gesto ignobile e inqualificabile- taglia corto il sindaco Tonino Aufiero-. L'intera comunità è sconcertata. Non è mai accaduto nulla di simile”. Informato di buon'ora dal custode che ha scoperto il misfatto Aufiero ha provveduto a sporgere denuncia contro ignoti presso la locale caserma dei Carabinieri.
In provincia non è la prima, né sarà l'ultima volta che avvengono episodi come questo ai danni di un cimitero. I furti di rame sono una costante, e una specialità. Stavolta però si è andati ben oltre il canonico 'furtarello' per piazzare a buon mercato un metallo diventato così ricercato e anche più prezioso dell'oro a quanto pare. “Non posso puntare il dito contro nessuno- rincara la dose Aufiero mentre con il suo staff sta pensando di dotare di videosorveglianza anche l'area cimiteriale-, non è giusto almeno in questa fase. Le forze dell'ordine sono state adeguatamente informate dell'accaduto. Spetta a loro fare le indagini, e tirare poi le somme. Da parte nostra c'è sempre la massima disponibilità a collaborare: piena fiducia nell'operato investigativo. E' comunque spregevole quello che è accaduto l'altra notte”. Appunto. Non solo fioriere e portalampade in bronzo e in rame sono stati trafugati ma sono state danneggiate anche quattro lapidi e quattro cappelle. Altro che bravata o visita mirata. Sconcerto nelle stanze municipali e sdegno in paese. Pure i proprietari delle cappelle private e delle tombe oltraggiate hanno provveduto a denunciare l'odioso reato. I militari dell'Arma stanno indagando senza trascurare alcuna pista, e raccogliendo elementi utili a risalire, eventualmente, agli autori del raid cimiteriale, l'ennesimo avvenuto purtroppo negli ultimi tempi in Irpinia. Mai però come adesso chi ha saccheggiato e spogliato le tombe si era spinto pure a devastarle, e oltraggiare così la memoria dei defunti. Lo sfogo del sindaco Tonino Aufiero, a nome della collettività pratolana, è quanto mai legittimo e condivisibile e ha avuto subito un'eco notevole nel comprensorio.