Sorpresi con le mani nel sacco lo scorso 22 maggio durante lo scambio di denaro nella sede di un sindacato di Monteforte Irpino, alcuni degli indagati coinvolti nell'inchiesta del pool anticorruzione della Procura di Napoli che ha portato all'esecuzione di cinque misure cautelari.
Ottomila euro con i quali un 25enne, avrebbe potuto diventare idoneo all'arruolamento nel corpo della Polizia Penitenziaria.
Dalle intercettazioni "...veniamo subito al dunque, senza che facciamo giri di parole... qua per questo servizio vogliono qualcosa... 8mila euro.. quattro di loro fanno 2mila euro ciascuno... questo e' un treno che si deve prendere e non si puo' perdere..."
Il gip di Napoli ha disposto i domiciliari per il ragazzo e per altre due persone, e l'arresto in carcere per un sovrintendente capo coordinatore e un assistente capo coordinatore, entrambi in servizio presso l'Ufficio Sicurezza e Traduzioni del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria che ha sede nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli. Ai due, " viene contestato il reato di corruzione e anche l'associazione a delinquere".