Ivan Iarrobino, pianista e compositore irpino, precisamente di Montefusco, è da anni impegnato attivamente nel pianeta artistico, si è rivelato al pubblico per le sue molteplici doti artistiche.
Nasce con lo spirito nelle note, componendo spesso pezzi solo suoi ed esibendosi anche con vari gruppi musicali Irpini. Non fermandosi solo alle sue grandi possibilità musicali, intraprende anche la via della scrittura.
Negli ultimi mesi ha partecipato ad un concorso letterario, dove ben presto un critico letterario italiano, Elio Pecora, decide di includerlo in una raccolta poetica insieme ad altri poeti.
Se ben pochi sono i versi complessivi dell’autore all’interno dell’opera, non sfugge l’originalità e lo scherno verso le più basilari concezioni poetiche.
Con grande disincanto nei confronti della forma classica dei versi, seppur cadenzati alle volte da rime baciate, i suoi versi sono quasi un affronto al lettore, un’esaltazione della cruda e spesso nefasta sorte o quotidianità.
Semplice e allo stesso tempo temprata la poesia di Iarrobino, sveglia dal torpore del sogno e dell’immacolata concezione della poetica della bellezza e del sentire, costruendo metodi inesplorati nella forma e nella dialettica della strofa.
Ci regala lo schietto cogliere di un momento o della vita senza fronzoli, un passaggio nel pensiero di ognuno di noi, quasi un avvicinarsi al sentire comune.
Dall’editore Pagine, I poeti contemporanei, nasce così la nuova arte di Ivan Iarrobino.