Petrolio Irpinia, appello ai candidati dei comuni irpini al voto

di , Mercoledì, 30 Aprile 2014

La tornata elettorale di maggio rappresenta un passaggio importante per le sorti di molti comuni della Valle dell’Ufita. Tematiche quali il rilancio delle attività produttive e del riassetto amministrativo imposto dalle razionalizzazioni dei servizi pubblici impongono attenzione ed un’adeguata programmazione del futuro. Accanto a questi temi, le emergenze ambientali non possono essere poste in secondo piano, perché potrebbero, per effetti ed incidenza su società ed economia, stravolgere molti assetti che appaiono adesso consolidati.

Il progetto di ricerca di idrocarburi Gesualdo-1 attende la conclusione degli iter autorizzativi presso la Regione e il Mise e molto del futuro della valle Ufita potrebbe dipendere proprio dagli esiti di questo processo.

L’area di ricerca e di eventuale successiva estrazione degli idrocarburi ricade entro un perimetro di 64 kmq nei comuni di Gesualdo, Frigento, Villamaina, Sturno, Grottaminarda, Flumeri, Mirabella Eclano, Paternopoli, Fontanarosa, Castel Baronia, Torella dei Lombardi, Rocca San Felice e Sant’Angelo dei Lombardi.
Nell’eventualità dell’avvio delle estrazioni di petrolio, l’intera area sarebbe interessata dai pozzi petroliferi, quindi soggetta a profondi e radicali investimenti infrastrutturali quali pozzi estrattivi, oleodotti e centri di raccolta e smistamento di idrocarburi. In sostanza, una occupazione del territorio con pesanti ricadute sui già fragili equilibri sui quali si base il tessuto produttivo della zona.

Dalla verifica della valutazione del progetto, attualmente in preistruttoria presso il Settore 02 Tutela e Ambiente della Regione Campania, emergono inoltre, prescrizioni ed istanze di modifica e cambiamento dei piani d’intervento previsti dalla società petrolifera, che potrebbero portare ad un eventuale spostamento del primo sito di ricerca (Gesualdo) in altri comuni della valle dell’Ufita-Fredane.

Alla luce di queste considerazioni, si ritiene necessario sollecitare le forze in campo nelle amministrative ad una decisa presa di posizione che possa portare la dovuta attenzione sul tema al fine di mantenere attiva la funzione di tutela e salvaguardia dell’ambiente rispetto a progetti cosi invasivi in grado di stravolgere i territori.
L’appello che il Comitato rivolge ai candidati dei vari comuni è quello di sollecitare le istituzioni regionali a scongiurare il rischio della petrolizzazione dell’area ed a operare nella costituzione di una rete di consenso tra i comuni finalizzata a promuovere il territorio tutto attraverso la valorizzazione delle importanti prerogative ambientali che lo caratterizzano in una prospettiva di crescita e rilancio economico basato sull’economia verde e sulle produzioni agricole di qualità.

COMITATO NO TRIVELLAZIONI PETROLIFERE IN IRPINIA



Articoli Correlati