I tradizionali eventi dei più noti Carnevali irpini come volano di sviluppo turistico del territorio. Con questo scopo è nato il “Carnevale Princeps Irpino”, un marchio di qualità che raggruppa il carnevale di Montemarano, la zeza di Mercogliano, di Bellizzi Irpino e di Capriglia, la mascarata di Rivottoli di Serino e la squaqqualachuin di Teora, oltre al canto tradizionale pasquale “La Rosamarina” di Santo Stefano del Sole. Il Carnevale Princeps Irpino è un grande evento itinerante che celebra con maschere, carri, sfilate, danze e musica una tradizione popolare ultracentenaria, che vedrà la partecipazione di circa 300 figuranti.
Il calendario 2013 prevede 3 appuntamenti: oggi a Montemarano, domani a Nusco, in occasione della notte dei falò, e il 3 febbraio, coordinamento di tutti i carnevali a Montemarano. La formula pensata dagli organizzatori, che ha già ricevuto il patrocino morale del comitato per la promozione del patrimonio immateriale (ICHNet), si basa su un gemellaggio territoriale in cui le associazioni aderenti all'iniziativa gireranno a rotazione per gli altri paesi, portando in scena l’identità del proprio carnevale. La direzione della manifestazione, ogni anno, sarà affidata ad un paese coinvolto nell’iniziativa.
Quest’anno tocca a Montemarano. Scopo del progetto è promuovere il territorio irpino a livello turistico. “La rassegna è aperta a qualsiasi altro carnevale locale che ne desidera far parte e vuole essere una vetrina dove le singole realtà territoriali avranno la possibilità di promuovere le produzioni tipiche legate all’enogastronomia ed alle risorse storico-paesaggistiche”, spiegano gli organizzatori. Il Carnevale Princeps Irpino potrebbe diventare qualcosa di più. Nelle intenzioni dei promotori c’è l’idea di presentare l’evento a tutte le associazioni italiane di tradizioni popolari desiderose di conoscere la festa dei carnevali irpini. In tal modo potrebbero arrivare flussi turistici non solo per assistere all’esibizione carnevalesca itinerante, ma anche per visitare le bellezze del paese che in quel momento ospita la manifestazione. Allo studio, anche la realizzazione di brochure tradotte in varie lingue per promuovere all’estero le tipicità e le tradizioni irpine.