Parcometri, trattative in corso tra commercianti e comune

di , Sabato, 15 Dicembre 2012

E’ in corso una trattativa tra il legale del comune e quello del consorzio dei commercianti per mettere fine al caso parcometri. La mediazione in corso sarebbe orientata nella direzione del passaggio della gestione del servizio parcometri dal consorzio dei commercianti al comune. L’amministrazione comunale, quindi, subentrerebbe ai commercianti nel pagamento delle rate residue del leasing stipulato per l’acquisto dei parcometri, cifra che ammonta a 67 mila euro. Il comune, a quel punto, potrebbe dare il servizio di gestione della sosta all’Amu, l’azienda di trasporto urbano che versa in gravi difficoltà economiche. Nel passaggio dai commercianti al comune, il valore dei parcometri verrebbe decurtato del 15%. Ai commercianti del consorzio centro storico riconosciuta, invece, la cifra di 8 mila euro, fatturata dal mese di aprile,periodo di affidamento del servizio sosta, al giorno in cui è stata annullata la convenzione. La gestione dei parcometri comprendeva la manutenzione ordinaria e straordinaria,l’assicurazione e l’acquisto della carta termica.I parcometri sono stati sottoposti a perizia perché il comitato di tutela aveva insinuato che le colonnine automatiche fossero già usate. L’affidamento del servizio parcometri al consorzio centro storico aveva avuto origine dalla volontà dei commercianti di ridare vigore alle proprie attività fornendo un ulteriore servizio alla clientela.

I parcometri di ultima generazione prevedono la possibilità di utilizzo di schede prepagate; l’intento dei commercianti era regalare ai propri clienti le tessere per il parcheggio stampate con il logo del consorzio commerciale del centro storico. Il parcheggio gratuito in centro città sarebbe stato un modo per incentivare i consumatori a scegliere per i propri acquisti i negozi del centro storico. Il caso era esploso tempo fa in seguito ad un incontro pubblico promosso dal comitato di tutela del territorio. In tale assemblea era stato spiegato come l’iter adottato dal comune per la gestione della sosta fosse irregolare,per violazione del codice dei contratti pubblici, perché non era stata rispettata la procedura dell’evidenza pubblica. Gli atti erano stati poi rimessi all’autorità di vigilanza. Il comitato di tutela contestava la non corretta qualificazione giuridica del rapporto tra comune e commercianti. Nato come sponsorizzazione, il contratto sarebbe stato erroneamente trasformato in una sorta di fornitura a causa di una determina del comandante dei vigili urbani.



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