“Qualificati tecnici dicono che sorgerà in una zona ad alto rischio di inondazione. Invito l’amministrazione comunale e il Consorzio di Bonifica Valle Ufita a riflettere nell’interesse della salvaguardia dei cittadini e dell’ambiente”
“A Mirabella Eclano è già in fase avanzata un progetto che, a detta di tecnici e associazioni locali, è rischioso per il fiume Calore e per i cittadini irpini. Il Consorzio di Bonifica della Valle Ufita e l' amministrazione comunale hanno intenzione di realizzare un parco fluviale in una zona a rischio inondazione, sulle sponde del fiume Calore. Fiume inaccessibile dal 2011 per inquinamento grave su ordinanza provinciale ancora vigente”. Così Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle.
“Ho partecipato ad un convegno organizzato dal comitato a tutela del fiume Calore, composto da cittadini provenienti da vari comuni dell'Irpinia, che hanno fatto le pulci al progetto. Era presente anche il professore Franco Ortolani, geologo di fama internazionale. Lui stesso ha sottolineato che ad evidenziare la pericolosità del progetto ci sono qualificate autorità istituzionali competenti sul rischio idrogeologico. Come la stessa Autorità di Bacino. I rischi sono evidenziati dallo stesso progetto. Il parco fluviale sorgerà in una zona alluvionale. È un fatto. E non sono previsti monitoraggi di sicurezza per i futuri avventori del parco”. “In ballo ci sono 8 milioni di euro di soldi pubblici – continua Sibilia -. E anche di più visto che solo ieri sindaco e vice hanno riferito di almeno 4 varianti al progetto. Un progetto già approvato e che arriva al confronto tecnico e popolare sempre in una fase tardiva, cioè quando già è stato approvato dall'amministrazione locale”.
Ed ancora, il componente del direttorio M5S aggiunge: “Tra le altre cose, la finalità dei fondi è per ottimizzazione irrigua e non certo per un parco fluviale turistico. Tra l'altro credo che l'amministrazione a questo punto debba mettere sul piatto uno studio serio di accessi turistici previsti all'opera. Un piano da realizzare con le strutture ricettive locali. Quanta gente, conoscendo il rischio inondazione e il grado d'inquinamento del fiume vorrà trascorrere un "tranquillo week end di paura"?”.
Poi, secondo Sibilia, c'è la partita più importante. La partita Fiume Calore. "Il fiume è morto ha dichiarato il sindaco, da 38 anni in consiglio comunale. E, se lo dice lui, ci sarà proprio da crederci. Questo progetto salvaguarda il fiume? Da dove verrà presa l'acqua che è già al limite del deflusso vitale. Di certo non possiamo andare utilizzare acqua che non c'è”. “A questo punto, cosa che ho fatto anche alla presenza di sindaco e vicesindaco di Mirabella – prosegue Sibilia - mi sento di dire: fermiamoci prima che sia tardi. Lo dico anche al Consorzio di Bonifica. Ente pubblico che dovrebbe rispondere ai cittadini. Ieri grande assente. Già molte migliaia di euro sono state spese solo per la progettazione. Ma i problemi persistono. È necessario subito un confronto che smentisca i rischi paventanti da professori universitari e ingegneri durante il convegno di ieri. Se questi fossero smentiti allora proseguire, se no, fermarsi immediatamente. Qui è in gioco il futuro di tanti cittadini e dell'ambiente. Futuro che non può essere messo a rischio per promesse elettorali. Spero che si arrivi quanto prima ad una soluzione del genere. Proteggiamo il Fiume Calore”.