“Ad un anno dalla soppressione del Tribunale di Ariano, il bilancio è presto fatto. L'effetto sulla città e sulla sua fragile economia non necessita di molte parole: la desertificazione del centro storico nelle ore mattutine (in quelle serali non è una novità) è sotto gli occhi di tutti, come pure i negozi costretti a chiudere o a ridimensionarsi. L'efficienza della macchina giudiziaria ne è uscita fortemente depotenziata, i tempi si sono allungati, le spese per cittadini ed avvocati moltiplicate, i servizi peggiorati, e visto che il Tribunale di Benevento è ormai a regime (si fa per dire) non c'è da aspettarsi alcun miglioramento.
Il risparmio di spesa non c'è stato, nè ad Ariano nè altrove, e questo è ormai un dato di fatto incontrovertibile, ed ammesso dallo stesso Ministero. Insomma, un fallimento totale: ma questo era stato giá ampiamente previsto, e le relative responsabilità giá da tempo attribuite. Quello che invece vorrei qui sottolineare è un altro aspetto della vicenda, a dir poco grottesco, che finisce per penalizzare ulteriormente la nostra comunità: il Ministero della Giustizia da ormai un anno continua ad utilizzare illegittimamente il nostro Palazzo di Giustizia, in palese violazione della legge di riforma, il d.lgs 155/2012, che imponeva l'immediata dismissione, dal 13.09.2013, dei Tribunali accorpati, salvo adozione di apposito decreto ministeriale che nel caso di Ariano non c'èstato.
Il tutto senza corrispondere alcunchè al Comune, ed anzi imponendo a quest'ultimo di retribuire il custode, assegnato a tempo pieno alla struttura, ed addirittura di pagare l'affitto a terzi privati (ex sede Mutilati ed Invalidi), per la conservazione ad Ariano (anch'essa illegittima, per quantodetto sopra) degli archivi del Tribunale! Il mancato sgombero del Palazzo di Giustizia, con l’impossibilità per il Comune di poterne usufruire, stai noltre ritardando l'utilizzo dell'immobile da parte del Giudice di Pace, delquale è previsto il potenziamento, ed a cascata l'utilizzo dell'edificio scolastico Calvario (attualmente occupato dal Giudice di Pace) da parte delle scuole arianesi, determinando anche in questo caso dispendio di denaro pubblico per il pagamento dell'affitto a terzi, ed isoliti disguidi logistici in vista dell’avvio dell’anno scolastico.
Tutto ciò è particolarmente grave, ed ancor più grave è che il Commissario Prefettizio, qualche mese fa, con un approccio francamente incomprensibile, ha pensato bene di chiedere il pagamento dell'affitto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati (che occupa qualche decina di mq., e che per legge, la 99/95, ha diritto adavere sede presso il Palazzo di Giustizia, con oneri a carico del Ministero), al titolare del bar adiacente all'edificio (che occupa pochi mq. e che ha visto distrutta, a seguito della riforma, l'unica fonte di sostentamento per sè e per la propria famiglia), ma si è guardato bene dal chiedere alcunché al Ministero della Giustizia, che così continua a detenere, abusivamente, migliaia di mq. a costo zero. Sono certo che il nuovo Sindaco e la nuova Amministrazione si attiveranno quanto prima, se non lo hanno già fatto, per far cessare questo intollerabile sopruso, e per ottenere dal Governo Centrale l'immediato rilascio del bene ed il pagamento del orrispettivo per il periodo in cui l’utilizzo si è protratto. Da parte mia, e degli avvocati arianesi, massima collaborazione affinché al danno non siaggiunga la beffa”