Ecco il documento redatto dall'Osservatorio sulla Sanità in Valle Ufita in merito alle criticità dell'ospedale Frangipane di Ariano Irpino. Il documento è stato inoltrato all'attenzione del Ministro della Salute, del Commissario ad acta Sanità della Regione Campania e del Direttore Generale dell'Asl Avellino. "L'Osservatorio sulla Sanità in Valle Ufita inviava alle SS.VV., in data 20/07/013, un dossier sulle criticità presenti presso l'Ospedale “Sant’Ottone Frangipane” di Ariano Irpino (AV). Criticità connesse, soprattutto, alla mancata attuazione del Presidio Ospedaliero di secondo livello per l'emergenza, così come deliberato con Decreto 49 del 27/09/2010 dal Commissario ad Acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del Settore Sanitario in Campania, On. Stefano Caldoro. Il dossier veniva sottoscritto da Sindaci, associazioni e forze politiche; nello specifico dai Sindaci dei Comuni di Ariano Irpino, Casalbore, Greci, Lioni, Melito Irpino, Montecalvo Irpino e Zungoli; dalle associazioni di Ariano Irpino TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO, CITTADINANZATTIVA, ARIANO IN MOVIMENTO, HARAMBEE – MOVIMENTO PER I BENI COMUNI, PROGETTO RIFORMISTA – LA BUSSOLA, PRO LOCO NUOVAMENTE, FORUM della GIOVENTU’ di ARIANO IRPINO, ASSOCIAZIONE VITA, CROCE ROSSA ITALIANA, LYONS CLUB DI ARIANO IRPINO, AMDOS DI ARIANO IRPINO, PANATHLON INTERNATIONAL, ADICONSUM e AMICI DEL MUSEO; dai partiti politici: PSI – Gruppo Socialista Regione Campania – On. Gennaro Oliviero; PD – Consigliere Regione Campania – On. Rosetta D’Amelio; PSI – Segreteria provinciale di Avellino – Marco Riccio; PD – Circolo Partito Democratico di Ariano Irpino e PSI – sez. “Ireneo Vinciguerra” di Ariano Irpino – Pasquale Moscatelli. Ad oggi, non vi è stata nessuna risposta, né vi è stata una sola iniziativa, da parte del Direttore Generale dell'ASLAV, finalizzata ad eliminare parte delle criticità evidenziate dall'Osservatorio. È ormai, oltremodo chiaro che il Direttore Generale non intendeva e non intende realizzare ad Ariano il Presidio Ospedaliero di secondo livello per l'emergenza, nonostante le varie sollecitazione e le preoccupanti criticità presenti all'interno dell'Ospedale Frangipane. Una conferma di questa volontà si è manifestata con l'Atto Aziendale dell'ASLAV, che non prevedeva, per l'ospedale Frangipane, un potenziamento delle unità operative, utili a realizzare un Presidio Ospedaliero di secondo livello per l'emergenza. Questa valutazione negativa dell'Atto Aziendale non è stata espressa solo dall'Osservatorio, essa è stata condivisa dall'intero Consiglio Comunale di Ariano Irpino, che con atto n. 28 del 19/07/2013 esprimeva la propria contrarietà alle previsioni del citato Atto Aziendale, ritenendolo in contrasto con il Decreto 49/2010 e funzionale a depotenziare, ulteriormente, l'Ospedale Frangipane. E, certamente, saranno state queste azioni a obbligare il sub commissario Morlacco a dichiarare nell'assemblea pubblica di settembre 2013, svoltasi ad Ariano, che l'Atto Aziendale dell'ASLAV era da rifare. Una esplicita bocciatura dell'operato del Direttore Generale dell'ASLAV, che non avuto il buon senso di rinunziare all'incarico di Direttore Generale. La mancata attuazione ad Ariano del Presidio Ospedaliero di secondo livello per l'emergenza ha determinato la inutilizzazione di una consistente risorsa economica. Un vero e proprio taglio lineare delle risorse economiche, di cui le deboli strutture sanitarie delle zone interne dell'Irpinia sono state private, danneggiando ulteriormente le condizioni di vita della collettività. Un taglio di risorse finanziarie riguardo a strutture sanitarie che, oltretutto, non presentano una diffusa pratica di spreco. Questa politica dei tagli lineari, attuata dal Direttore Generale dell'ASLAV, ha determinato la non realizzazione del Presidio Ospedaliero di secondo livello per l'emergenza e la conseguente violazione del Decreto 49/2010. Questo decreto è stato applicato solo nella parte che indicava la chiusura del presidio Ospedaliero di Bisaccia e disatteso nella parte attinente la realizzazione del P.O. di secondo livello per l'emergenza ad Ariano. L'arbitrio del Direttore Generale dell'ASLAV si è manifestato anche riguardo al trasferimento del reparto di psichiatria da Bisaccia a Solofra, evitando la collocazione ad Ariano di detto reparto, così come prescritto dai decreti 49/2010 e 32/2011".