Il 16 Gennaio sono state pubblicate sul sito Asl Avellino le delibere di autorizzazione al trasferimento dei Dirigenti Medici. Andranno via dall'Ospedale di Ariano due Dirigenti Medici Dell'Ortopedia, uno dal reparto di Medicina e Pronto Soccorso, già è andata via una cardiologa quindi l'Ospedale di Ariano di II livello della rete dell'Emergenza rischia davvero il depotenziamento in mancanza di immissione di nuovo personale e la riduzione dei servizi al cittadino.
Mancano Medici, Infermieri, personale ausiliario un pò in tutti i reparti compreso Neurologia e Pediatria oltre che Medicina e Pronto Soccorso, Cardiologia, Ortopedia, Anestesia e Rianimazione, Dialisi; dovevano essere banditi i concorsi per il Primario di Ortopedia e Chirurgia e per varie figure di Dirigenti Medici. Occorrono provvedimenti immediati per immettere nuovo personale”, così Pasqualino Molinario, dirigente medico, segretario provinciale della FpCgil medici di Avellino. Molinario continua in una nota: “I dirigenti medici hanno legittimamente chiesto il trasferimento e dopo il superamento del blocco della mobilità imposto dalla Regione sono stati autorizzati con delibera aziendale.
E' chiaro che non si può continuare così; c'è forte preoccupazione su quanto sta accadendo nella sanità irpina e campana, in merito al blocco del turnover: negli ultimi anni in Campania sono venute meno 7000 unità tra personale medico e del comparto. Solo il 10% può essere sostituito (sblocco parziale del turnover) con numeri minimali per le Aziende sanitarie della provincia di Avellino: Azienda ospedaliera Moscati e Azienda sanitaria locale di Avellino. Tutti gli appelli finalizzati allo sblocco del turnover non sono stati accolti ed ora si assiste ad un ulteriore depauperamento della forza lavoro. Si ricordano anche gli appelli del Direttore generale del Moscati al commissario alla sanità regionale, Stefano Caldoro, e delle OO.SS al ministro della salute Lorenzin. Le organizzazioni sindacali, inoltre, hanno ripetutamente richiesto incontri per discutere delle dotazioni minime del personale nei vari reparti, dell'organizzazione del lavoro, dell'apertura del tavolo decentrato per discutere di problematiche ormai non più procrastinabili.
Il ricorso ad ore di straordinario poi dal 1 gennaio 2014 è stato di fatto azzerato e il ricorso a prestazioni aggiuntive non può essere uno strumento ordinario di lavoro. La preoccupazione è che non vengano più erogati i LEA (livelli essenziali di assistenza) e che vengano ridotti i servizi ai cittadini con l'aggravamento delle liste di attesa per interventi e diagnostica; la preoccupazione è poi il depotenziamento dell'ospedale di Ariano di II livello della rete di emergenza e dell'azienda ospedaliera Moscati di III livello. Per non parlare poi degli ospedali di Sant'Angelo dei Lombardi e Solofra, dell'Asl di Avellino e dell'SPS di Bisaccia, ormai ex ospedale.
La FpCgil medici si augura che si faccia chiarezza sulla programmazione sanitaria aziendale e regionale riguardante la sanità irpina a tutela della salute dei cittadini irpini e degli operatori sanitari”.