Una lite avvenuta anni fa dinanzi ad una sala giochi e un lungo periodo vissuto in condizione di paura e soggezione dovuti al costante atteggiamento intimidatorio della vittima. Queste le motivazioni addotte da Angelo Girolamo, il 44enne di Grottaminarda che sabato scorso ha sparato e ucciso l’ucraino Ivan Kandsedal in Via Veneto a Grottaminarda. Durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al Gip del Tribunale di Benevento Maria Di Carlo, Girolamo ha espresso anche dolore per aver tolto la vita all’uomo. Ha spiegato che viveva nell’assiduo timore di ricevere percosse fino a quando, sabato, non ha sparato. Nessuna premeditazione a suo dire, quanto piuttosto la liberazione da un’ossessione che lo aveva portato anche alla decisione di acquistare quella stessa pistola che ha ucciso il 46enne. Quanto riferito dal Girolamo sarà adesso al vaglio del Gip per la convalida dell’arresto e poi del pm Flavia Felaco.