Olivicoltura italiana in ginocchio, la protesta dei "gilet arancioni" anche dall'Irpinia
Giovedì 14 febbraio a partire dalle 9,30 manifesteranno a Roma, in piazza Santi Apostoli, i Gilet arancioni, il simbolo sotto il quale si sono uniti gli olivicoltori appartenenti a Agci (Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol e Uci). Protestano "contro il governo e le forze parlamentari ancora sordi al grido di aiuto di imprenditori ed operai agricoli".
Così la Cia di Avellino: "La produzione olivicola Irpina non è risultata indenne nell'ultima campagna 2018 per scarsa produzione a causa delle gelate primaverili e a seguire per l'avvento della mosca olearea, con punte di mancata produzione che hanno raggiunto oltre il 90%. La Cia di Avellino ha prontamente richiesto lo stato di calamità alla Regione Campania competente. Putroppo a tutt'oggi senza alcun riscontro.
Il comparto è in ginocchio, da aggiungere che veniamo da altre campagne difficili. E poi abbiamo le difficoltà di sempre, il mercato che tende sempre più ad oli standardizzati. Noi chiediamo al governo che il vero Mady in Italy sia tracciato con metodi innovativi e chiari. Per ultimo abbiamo necessità di sostenere la ricerca scientifica, affinché tamponiamo definitivamente l'avanzare della xylella. Constatiamo che il governo in merito non prende decisioni e questo ci preoccupa.
Ecco perché domani siamo a Roma a far sentire la nostra voce. Dall Irpinia partiamo con un pullman in delegazione insieme agli altri della Campania".
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