Chi non ricorda il proprio esame di maturità? come dimenticarlo! Notti spese sui libri a studiare, cercando ,invano, di trovare il giusto traduttore di latino che ti aiutasse nella versione , oppure a cercare di mettere insieme quante più analis i del testo da portarsi dietro il giorno della prova scritta. Per non parlare poi della prova orale: facce bianche come quelle di chi sta per andare al patibolo. Beh si! Anche quest'anno tornano ad animarsi gli edifici scoolastici, solo con qualche differenza quest'anno. Diciamo un esame un pò trasformato, colpa dell'emergena sanitaria in corso. Dopo mesi di stop , ritorna la scuola in presenza. Domani mattina migliaia di maturandi, ritorneranno in aula per sostenere un insolito ed inedito esame di maturità che per l'anno in corso , prevede solo la prova orale.Circa 60 minuti di colloquio, scandito da diverse fas i: la prima è la presentazione di un elaborato da parte dello studente , che riguarda le discipline della seconda prova scritta; quindi sarà la volta dell'analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell'anno in sostituzione della prima prova scritta; segue poi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto (“Percorsi per Competenze trasversali e l'orientamento” ex alternanza scuola-lavoro) e per ultimo il candidato dovrà rispondere ad una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione che potrebbe, su richiesta della ministra Azzolina, anche riguardare come lo studente ha vissuto il periodo di lockdown. Un esame stravolto, di certo non mancheranno tra gli studenti i batticuori , l'adrenalina e l'ansia da prestazione .Anche i crediti saranno diversi rispetto al passato: maggior peso al percorso scolastico, fino a 60 crediti, e fino a 40 al colloquio orale. Il voto massimo finale resta 100 su 100 e si potrà ottenere la lode. Non resta che trascorrere quindi solo" l'ultima notte prima degli esami". In bocca al lupo quindi a tutti i ragazzi che, ancora non lo sanno ma, da domani diranno "Addio" a quella beata fanciullezza che tanto decantava Leopardi in alcuni dei suoi versi.