Un arbitraggio che fa ancora una volta discutere, ma stavolta lo Sporting Ariano fa l'impresa. In casa contro il Lacedonia, in nove uomini, la squadra allenata da Felice Grasso rimonta negli ultimi minuti da 0-2 a 2-2, trovando un pareggio d'oro per come si era messa la gara.
Dopo un avvio di match equilibrato, la gara viene sbloccata dall'espulsione di Varricchio, che scatena le prime ire del pubblico e della panchina arianese. Nel finale di primo tempo nuove polemiche per un fallo da cui scaturisce un rigore per gli ospiti. Dal dischetto Tommasiello porta avanti gli altirpini.
La ripresa è ancora più ricca di polemiche ed episodi che fanno discutere. Lo Sporting attacca, ma non sfonda. La gara potrebbe sbloccarsi quando con un'espulsione per gli ospiti si ristabilisce la parità numerica in campo. Dura poco, però, perché per doppia ammonizione viene espulso Cardinale e lo Sporting si ritrova in nove. Nel mirino del direttore di gara finisce anche il tecnico Grasso, anche lui allontanato dal campo. Di male in peggio: a cinque minuti dalla fine, Nufrio realizza il raddoppio ospite.
Ma a questo punto accade l'incredibile. Entra in scena il bomber Macchione, dopo una gara di enorme sacrificio. Al 41' realizza il gol che riapre la sfida, ribattendo in rete dopo una prima respinta. Passano due minuti e ai padroni di casa viene concesso un rigore. Dal dischetto proprio Macchione realizza la rete del 2-2. Finisce così e lo Sporting tira un sospiro di sollievo.