Non eravamo fenomeni, non siamo brocchi. Fidiamoci dei "ragazzi terribili"

di , Lunedì, 22 Settembre 2014

Ripartire dopo una sconfitta non è mai facile, soprattutto quando gli impegni che seguono sono ostacoli quasi insormontabili. Mercoledì la Scafatese, poi la Forza e Coraggio in casa. Quindi la più abbordabile Mariglianese, ma in trasferta, e poi ancora un trittico micidiale con Sant'Agnello, Nocerina e Palmese. La sconfitta contro il Gragnano non può non far riflettere, ma dietro di essa ci sono tantissime attenuanti. 

Mario Grasso non ha mai avuto la squadra a sua disposizione e le dimissioni di Montanile hanno sicuramente avuto la loro incidenza. Non si possono dare colpe al mister Grasso, indipendentemente se la scelta dell'ex capitano sia una scelta definitiva o temporanea. L'allenatore non ha snaturato la squadra e anche con lui alla guida i "ragazzi terribili", come definiti da Montanile dopo la gara contro il Grotta, hanno provato in tutti i modi a trovare una strada per scardinare il fortino di un avversario più esperto e attrezzato. E la rete di Errico e l'occasionissima del rigore non cocnesso in pieno recupero sono la dimostrazione che, sebbene troppo tardi, la squadra del Tricolle aveva trovato finalmente la via giusta per impensierire i rivali.

Grande segnale, dunque. Significa che ci siamo. Significa che questi ragazzi non mollano e che pur consapevoli di avere dei limiti di organico rispetto ad altre compagini non vogliono assolutamente sfigurare. Da dove ripartire e cosa fare allora? Semplice.

Da dove ripartire. Ripartire dalle rimonte delle partite precedenti e dagli ultimissimi minuti del match contro il Gragnano. Ripartire dalla grinta e dalla voglia di non sfigurare. L'atteggiamento è quello che deve fare la differenza. L'ha fatta finora e deve continuare ad essere l'arma in più. Migliorare l'approccio alle partite, sempre troppo soft, ma continuare ad impostare il prosieguo delle gare sulla grinta e sul cuore. 

Cosa fare. Qualcosa si può ancora fare. Necessario è un intervento sul mercato. Servono un paio di elementi di categoria. Certo, bisogna tenere conto sia degli sforzi economici della società sia del progetto tencico, impostato sui giovani, intrapreso dalla stessa. Ma due elementi di esperienza servono come il pane, anche per dare ai più giovani quei consigli che servono per affrontare al meglio questo campionato. In quali reparti? In attacco sicuramente. Per superare determinate difese serve una punta con un'esperienza maggiore. In più un acquisto va fatto in difesa. Spaccamiglio si sta comportando egregiamente, ma lui serve in mezzo. Comunque sia dei due reparti quello offensivo è quello che necessita di un intervento più immediato. In più serve una maggiore spinta del pubblico. Bene l'atmosfera creata contro il Grotta. L'aria di derby ha scatenato il nostro tifo, ma poi si è di nuovo tornati alla calma. Il "Renzulli" deve essere l'arma in più. Come lo era un tempo.

Ora, però, nessun dramma. Contro avversari con altri obiettivi si può perdere. L'importante è provarci sempre. I risultati arriveranno. Quando la Vis ha sfidato squadre di pari livello (il Real Pontecagnano in campionato, Cervinara e Grotta in coppa, avversarie sì di categoria inferiore ma attrezzate per la promozione e quindi equiparabili alla Vis) ha sempre fatto bene. E' con quelle che bisogna misurarsi per centrare la salvezza. Fidiamoci dei ragazzi.



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